Attore, regista, comico, cabarettista, scrittore e molti sosterrebbero anche politico, Antonio Albanese, in oltre 30 anni di carriera ha dato vita a personaggi indelebili, caricature dello stile made in italy, capace di immedesimarsi completamente col personaggio stereotipato del momento: dal celebre e iconico Cetto La Qualunque, passando per il timido Epifanio, il filosofo cocainomane Martinelli, Pier Peter, ecc.
Tutti profondamente umani, indivisibili, “una famiglia” come più volte lui stesso ha dichiarato. Questo e molto altro può offrire il neo-cinquantenne, il quale è stato capace, quando glielo si chiedeva, anche di interpretazioni drammatiche e malinconiche.
Questo ed altro ripercorreremo in questa classifica, doveroso omaggio all’Artista che, meglio di tutti, ha saputo fotografare pregi e difetti della realtà che stiamo vivendo.
5) E’ già Ieri
Remake italiano dell’hollywoodiano Groundhog Day (Ricomincio da capo), in questo film, Antonio interpreta Filippo Fontana, star televisiva arrogante e altezzosa; viene inviato in una piccola isola delle Canarie per registrare un reportage sulle cicogne. A causa di un imprevisto, Filippo è costretto a rimanere un giorno in più sull’isola, che poi scoprirà essere stregata da un sortilegio. Infatti, ogni mattina rivive sempre lo stesso giorno, il 13 agosto. Attraverso questo avvenimento, il personaggio subirà un cambiamento radicale negli atteggiamenti. L’interpretazione di Antonio Albanese permette, visivamente, di rilevare questa evoluzione caratteriale del personaggio.
“Succede che tra poco ci addormentiamo e io mi risveglio solo”
4) La Fame e la Sete
Antonio Albanese in versione “prendi 3 paghi 1“… già, perchè per il suo secondo film da regista interpreta Alex, Ivo, Pacifico, fratelli completamente opposti che, a causa della morte del padre, si dovranno riunire per celebrarne il funerale.
La performance multipla dell’attore è formidabile, purtroppo non è bastata per risollevare le sorti del film, che non ha riscosso il successo sperato.
“Papà, volevi più vento?”
3) Uomo d’acqua dolce
Il 1996 segna per Antonio Albanese l’esordio alla regia. Antonio (il protagonista) va al supermercato per comprare un vasetto di funghetti che la moglie, incinta, gli aveva chiesto. Quella che può sembrare una ordinaria situazione si trasforma in un evento incredibile: un uomo fa cadere un pacco di 10 kg sulla testa del povero Antonio, il quale sarà vittima di una amnesia. Ripresosi dallo svenimento, vaga per la città e impiegherà 5 anni prima di ritornare dalla famiglia… profondamente rivoluzionata.
Tutti i fans dell’attore non possono esimersi dall’aver visto questa preziosa opera prima.
P.S. balletti sfrenati a ritmo (?) di musica sono delle vere chicche.
“Cosa ho fatto in questi cinque anni? Boh!”
2) La Seconda Notte di Nozze
Un’opera molto toccante quella realizzata da Pupi Avati che venne presentata al Festival di Venezia, riscuotendo un ottimo successo. Pupi Avati scelse, per la seconda volta, di collaborare con Antonio Albanese, il quale lo ripagò con una delle sue migliori interpretazioni che gli valse la nomination ai David di Donatello come Miglior Attore Protagonista. La storia è ambientata nel secondo dopoguerra, vede protagonisti Lilliana, madre rimasta vedova del marito, morto sotto i bombardamenti, e Nino, suo figlio. Per ragioni economiche, i due emigrano al Sud, dove vengono accolti da Giordano, cognato di Lilliana, da sempre innamorato di lei: il rincontro tra i due finirà col riaccendere vecchie passioni.
L’ingenuità e la purezza di Giordano, in questo film, farà commuovere.
“perchè anche chi è guarito, si vede sempre che è stato malato”
1) Qualunquemente
Corruzione, perversione, maschilismo e tanti altri ingredienti compongono questo Cocktail esplosivo di aggettivi negativi, tutti racchiusi in un unico grande personaggio, quello più celebre di Antonio Albanese: Cetto La Qualunque.
Questa figura ricalca, manco a dirlo, tutto il marciume e le false promesse di quella politica (e politici, uno in particolare) demagoga e ignorante. Sebbene Cetto La Qualunque sia nato nel 2003, il successo totale e definitivo l’ha raggiunto nel 2011, anno in cui uscìQualunquemente. Questo ruolo è il più amato e conosciuto tra i fans e non. Antonio Albanese, con Cetto La Qualunque, rappresenta il classico esempio in cui non si riuscirebbe ad immaginare un’altra persona adatta a vestire quei panni e, sinceramente, non dovremmo porcelo nemmeno questo problema. Tanto, con Cetto, problemi non ce ne sono…ma solo “ pilu pì tutti”
“Porteremo barche di pilu, navi cariche di pilu, insommamente, fortissimamente… pilu!”