Uno scenario fantascientifico e estremamente interessante che potrebbe vedere un’evoluzione della AR ben superiore all’attuale deludente risultato dei vari dispositivi di questo genere.
Gli occhiali olografici di Microsoft, le HoloLens, entrano infatti in sala operatoria. Il visore di realtà aumentata è adesso a disposizione dei chirurghi dell’Alder Hey, ospedale di Liverpool che cura ogni anno una media di 270mila bambini.
Grazie alle Hololens i chirurghi avranno la possibilità di vedere i dati dei pazienti in tempo reale direttamente in un quadrante nella loro visuale, calcolando quindi eventuali complicanze e muovendosi con maggiore sicurezza con tutti gli elementi ben presenti e costantemente consultabili.
ai medici sarà inoltre messo a disposizione i, Surface Hub che gli darà la possibilità di condividere dati e cartelle così come esami e immagini che sarebbero altrimenti dislocati in varie aree dell’ospedale e solo su cartaceo.
“Vedere il cuore di un paziente da dentro e fuori è essenziale. Devo visualizzarlo per fare questa operazione”, spiega Rafael Guerrero, cardiochirurgo dell’Alder Hey. “Gli HoloLens mi consentiranno di avere le scansioni del paziente davanti a me mentre opero. Sarà un aiuto enorme e migliorerà l’esito per il paziente”.
Una applicazione estremamente interessante per un settore che fatica ad affermarsi e che sembra vedere il suo futuro proprio nel mondo professionale e della tecnica.
Questa idea si presta infatti per le più svariate mansioni, mentre l’intrattenimento AR arranca, la possibilità di potenziare le capacità umane e di supportare i professionisti in azione, sia in campo medico che in altri ambiti, diviene così una delle prospettive futuristiche per questo tipo di strumento.
Come è noto, VR e AR non se la passano bene e il grosso dell’industria app si muove nell’ambito della pornografia. La trovata di Microsoft sembra invece aver fatto approdare HoloLens nell’ambiente che più gli compete. Attendiamo quindi i risultati e il resoconto di questa fase sperimentale.