Il servizio più forte e toccante della puntata del 9 novembre de Le Iene è senz’altro quello a firma di Cizco, Africa tossica: l’italo-brasiliano è inviato in Sudafrica, a Johannesburg, per analizzare la spaventosa piaga dell’abnorme consumo di eroina e droghe pesanti (contenenti anche tracce velenose) da parte dei residenti, per oltre il 70% sieropositivi.
Le immagini mostrate dal servizio si rivelano probanti, coi sudafricani completamente in balia delle sostanze assunte per endovena, ripresi durante gli effetti della droga. Sono evidenti anche i segni che l’assunzione delle sostanze lascia sul corpo dei tossicodipendenti (come la pesante disidratazione).
La storia prosegue poi con Little G., un ragazzino di sedici anni coinvolto, suo malgrado, nel disperato vortice della dipendenza: Cizco, evidentemente mosso a compassione verso il giovanissimo sudafricano, si offre di aiutarlo e ascolta la sua storia, finendo quindi per strappargli la promessa di provare, perlomeno, a riabilitarsi.
Oltre un mese dopo la tremenda spedizione a Johannesburg, Cizco contatta Little G., ricevendo la bella notizia: “La riabilitazione è andata bene. Ce l’ho fatta anche grazie al vostro aiuto“.