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Levante legge gesù

La Curia di Lecce, ha scomunicato Levante che si doveva esibire in Piazza del Duomo.

La ragione del rifiuto della chiesa all’esibizione è la canzone: “Gesù Cristo sono io“.

Levante commenta così sui suoi social “Si sono fermati al titolo e non hanno analizzato il testo. Ho difeso la sacralità della donna paragonando i dolori di una donna maltrattata a quelli di un Cristo. Non c’è nessuna offesa”,

“In queste ore ho deciso di stare a guardare, di leggere cosa è stato dichiarato sulla questione di Lecce, sul mio live alla cattedrale. Ho aspettato perché quando mi è stato detto che c’erano un po’ di problemi per la data di Lecce per un rifiuto della Curia della città, per un attimo sono rimasta incredula. Ma volevo accertarmi che fosse davvero così”, spiega la Levante, commentando poi di aver dovuto cercare un diverso luogo per esibirsi non avendo “ricevuto l’autorizzazione definitiva all’utilizzo dell’area”.

Uno scontro duro tra chiesa e Levante che diventa così un personaggio molto visibile.

“La Chiesa ci insegna ad analizzare i testi, li comprendiamo, li facciamo nostri. Qui invece siamo davanti a persone che si sono fermate a leggere un titolo e non hanno analizzato un testo. Visto che si è parlato di sacralità e si è detto che io ho offeso non so quale tipo di sacralità, vorrei rispondere dicendo che io ho difeso la sacralità della donna paragonando i dolori di una donna maltrattata a quelli di un Cristo. Non c’è nessuna offesa da parte mia”, continua Levante lanciando più di una frecciatina alla curia leccese.

Levante ha poi voluto rassicurare i fan dicendo: “In Salento ci suono, un posto lo trovo. Il problema non è il fatto che io debba cambiare location, ma che in Italia abbiamo questo tipo di ostacoli. Riflettiamoci”.

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