«Sto vedendo le luminarie e questo significa che le mie vacanze sono vicine». Dice Lodo Guenzi, idea che lo solleva non poco dato che l’ultimo anno è stato per lui molto complesso.
La sostituzione di Asia Argento è stata infatti per lui più una maledizione che una fortuna. Personaggio incapace di reggere il confronto con la Argento, Guenzi si è dimostrato una presenza poco adatta all’ambiente di X Factor e alla tv in generale, attirando l’antipatia dei fan e annoiando moltissimo gli spettatori.
Il suo bilancio dell’esperienza X Factor non è tanto roseo:
«Ho accettato una sfida improbabile armato di un po’ di incoscienza. Sono stato fortunato. Faccio parte di una band che mi sostiene e con i gruppi con cui ho lavorato sono successe cose belle».
«Le difficoltà più grandi non hanno a che fare con la prima fase critica, in cui dovevo dimostrare di essere credibile. Difficile per me è stato il meccanismo: molte scelte vanno fatte in anticipo e non si possono cambiare. Ho cercato di imparare dai miei errori».
«Ora aspetto di fermarmi e capire cosa voglio fare. Finora nessuno mi ha rincorso e si è messo in ginocchio per chiedermi di restare, ma non so cosa direi».
Sembra quindi che per Guenzi l’esperienza inizia a finisca così, proprio per una scelta della produzione.
Si parla poi dell’addio di Fedez.
«È una scelta che rispetto e capisco. Non credo che potrei fare il giudice per chissà quanto e non so se voglio essere famoso per molti anni».
Gli viene poi chiesto quale sia stato il rapporto con gli altri giudici e lui risponde:
«La prima persona a chiamarmi, prima della produzione, è stata Mara Maionchi: per me è stata una telefonata molto importante, la ringrazierò per sempre. Con lei abbiamo un bel rapporto, divertito. Con Manuel Agnelli c’è forse la minor distanza musicale. Ed è scattata la dinamica dell’amicizia, direi. Di Federico mi ha sorpreso l’onestà intellettuale e la capacità di ascoltare quello che arriva dal pubblico».
Per quanto riguarda le iniziali difficoltà Guenzi commenta:
«Penso di aver portato avanti la mia visione, sì. Non sono aggressivo ma irremovibile: anche quando c’è stato quel malinteso con Mara ho portato avanti la mia idea senza inutili isterismi».
In conclusione commenta sulle critiche che gli sono state fatte, sia dalla critica stessa che dagli spettatori:
«La mia lodorrea poi è stata capita. Era peggio essere criticato per non avere niente da dire».