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Penultima avvincente puntata per L’onore e il rispetto 4. Se finalmente abbiamo assistito all’incontro tra Tonio e la figlia e al ritorno di fiamma tra Carmela e Fortebracci, d’altra parte il quinto episodio è stato caratterizzato anche da una vera e propria strage di sangue che ha lasciato sul campo anche morti eccellenti. Ma ecco il riassunto della puntata andata in onda su Canale 5, martedì 29 settembre. L’ultimo episodio verrà trasmesso dalla rete ammiraglia di Mediaset, martedì 6 ottobre.

Antonia sta scappando dal casale insieme a Fania e a sua figlia Adra. La fuga però si complica quando finisce la benzina della macchina: per fortuna le tre fuggitive trovano un passaggio fino ad una stazione di servizio da cui Antonia riesce a chiamare il convento per farsi venie a prendere, ma poi le tre vengono raggiunte da Enzo Salice. La ragazzina riesce a scappare, nascondendosi nell’auto di una donna sconosciuta, ma viene seguita da Angelo, lo scagnozzo di Giordano. Fania denuncia coraggiosamente il marito e chiede di parlare con il “commissario della tv” per rivelargli tutto ciò che sa.

Spronata dalla zia, Carmela (Laura Torrisi) va in chiesa da padre Raffaele che, violando il segreto confessionale, le rivela che furono i De Nicola e non Tonio Fortebracci ad uccidere i capimafia di Sirenuse e suo fratello Fortunato. In chiesa c’è anche Tonio che esce allo scoperto puntando una pistola contro Carmela e chiedendole dove si trovi Antonia. Sotto la minaccia dell’arma Carmela è costretta a seguirlo ma, fuori, li attendono gli scagnozzi di De Nicola e ne nasce una sparatoria. Tonio lascia andare Carmela e fugge via con Michael . La donna invece va via da sola, promettendo a Padre Raffaele di fermare questa guerra di sangue. Con le condizioni di salute di Michael sempre più precarie, Tonio decide di raggiungere il convento dove apprende che sua figlia ha chiamato e lo sta aspettando. Ma una volta arrivato al bar indicatogli dalla suora non trova nessuno. Antonia, infatti, è ancora nascosta nell’auto della signora con cui era scappata da Salice, finendo chiusa nel suo garage; Angelo, l’uomo di Dante, però, l’ha seguita ed è pronto a mettere le mani sulla ragazzina non appena si farà notte.

Intanto Carmela va dal procuratore Trapanese e chiede che in cambio della droga Antonia venga liberata e Tonio risparmiato. Ma Ettore (Valerio Morigi), che ha ascoltato di nascosto la conversazione non vuole accettare queste condizioni e dà a Fortebracci appuntamento per l’indomani mattina per lo scambio, intenzionato ad ucciderlo. Mariapia, la moglie di Dante Giordano, continua ad indagare sulla scomparsa del figlio e scopre che l’auto che aveva noleggiato per lui è stata riportata al concessionario dalla figlia Vincenzina. La donna è disperata perché capisce che è accaduto qualcosa di brutto a Micheluzzo e le risposte evasive di Vincenzina la convincono sempre di più. Così la donna narcotizza il marito Dante e il suo socio, Lamberto (il padre di Daniele) con del caffè, e quando Vincenzina va per chiamare aiuto lei la colpisce in testa. Una volta sveglia, la ragazza ammette fu il padre ad uccidere Micheluzzo. Folle di dolore, la donna uccide sua figlia sparandole in testa. Ma la sua vendetta non è finita: Mariapia uccide anche Lamberto e Angelo, tutto fare dei Giordano. E poi il marito Dante, non prima di averlo torturato e costretto a confessare dove si trovi il corpo di suo figlio. Quello che è successo a casa Giordano da il tempo ad Antonia di scappare e raggiungere il cimitero dove è sepolta la madre. Qui, tra le lacrime, riesce finalmente a ricongiungersi col padre.

La storia d’amore tra il commissario Rolla e Daria si fa sempre più intima. Rolla vorrebbe che la ragazza non si occupasse più della vicenda, ma la Bertolaso è decisa a continuare. I due passano la notte insieme e tornando a casa, il mattino dopo, Daria riceve a sorpresa la visita di Tonio che le consiglia di lasciare il lavoro dall’avvocato Leonardi, per non mettere a rischio l’incolumità sua e della sua bambina, ora che la sua copertura di spia è saltata. Intanto, per evitare che Fania parli, Ettore finge di rapire Adra dall’ospedale in cui è ricoverata. Uno stratagemma per far uscire allo scoperto la donna e spararle. Fania però riesce miracolosamente a sopravvivere e dall’ospedale chiede insistentemente di parlare con Rolla. In ospedale invece arriva Peppe, incaricato da Ettore di scoprire se la donna è ancora viva e in caso di ucciderla. Peppe decide invece di chiamare in commissariato e di mentire ai suoi fratelli sulla sorte della madre.

Finalmente in salvo Antonia rivela al padre la verità sul figlio di Carmela. A questo punto Tonio va da Carmela per chiedere spiegazioni. La donna lo implora di perdonarla e tra i due scoppia di nuovo la passione. Nello stesso momento, negli Stati Uniti, Don Lino Li Causi deve fronteggiare il malumore degli altri esponenti delle famiglie mafiose garantendo per la Di Venanzio perché è una donna d’onore. Non sa che Carmela e Tonio stanno già progettando di scappare insieme in Svizzera, appena la zia Maria e il piccolo Jonathan arriveranno a Sirenuse. La fuga si complica quando Don Lino Li Causi arriva a casa di donna Maria e trova tutte le valigie pronte, e subito capisce che qualcosa non va.

Mentre il commissario Rolla è da Fania, Ettore capisce che Peppe ha mentito e lo massacra di botte fino a farsi dire la verità. Una volta uscito dall’ospedale, il poliziotto, ignaro di essere seguito da Ettore e dai suoi, va a casa di Daria intenzionato a lasciarla, nonostante sia innamorato di lei. “Non voglio metterti in pericolo per questo non voglio che tu mi stia vicino, io mi porto la morte addosso devi starmi lontano”. Parole profetiche perché appena fuori casa di Daria, Ettore gli spara a bruciapelo e il commissario muore tra le braccia della donna.

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