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Sembra ieri, eppure sono trascorsi già dieci anni dalla prima puntata di Lost. Il pilota della serie cult targata ABC ideata da J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber andava in onda per la prima volta il 22 settembre 2004. E nonostante siano passati ben quattro anni dalla messa in onda del finale, sono ancora tanti i fan che cercano di combattere quel profondo senso di abbandono e di vuoto che ci ha lasciato la serie. La trama in sintesi, per quei pochi che non la conoscessero, è abbastanza semplice: un aereo si schianta su un’isola sperduta nel Pacifico. In attesa di soccorsi, che non arriveranno mai, i sopravvissuti al disastro aereo scoprono che questo luogo apparentemente deserto è in realtà abitato da forze tanto oscure quanto benevole, che ne metteranno in pericolo la sopravvivenza. Da anni ormai se ne cerca un degno erede, invano aggiungiamo. Lost è stata, ed è tutt’ora, una serie unica che ha segnato un’epoca. Sei stagioni e 121 episodi (esclusi speciali e mobisode) densi di misteri, avventura, enigmi, colpi di scena, che trascende i generi e abbraccia tematiche complesse che vanno dalla magia alla religione, dalla scienza alla fede, dalla filosofia al misticismo.

“Dobbiamo tornare indietro, Kate”

Magari fosse possibile. E invece no, come dice Christian Shepard al figlio Jack nel (discutissimo) finale: “Moving on”. Andare avanti. Non ora, non oggi. Oggi torniamo indietro, su quell’isola misteriosa per ricordare i momenti indimenticabili che ci sono entrati nel cuore.

Jack si risveglia sull’isola

Episodio: 1×01, Pilota

Tutto iniziò così. Un occhio che si apre. Un uomo che si risveglia stordito nel bel mezzo di una foresta di bambù. E poi la corsa forsennata, nonostante la ferita, fino alla spiaggia. Tutto sembra tranquillo. Tempo pochi secondi e ci ritroviamo tra le urla disperate dei superstiti di un disastro aereo. Così si apre «Lost», con una sequenza che condensa in pochi minuti tutto quello che verrà dopo: mistero, emozioni, intrighi, adrenalina. Per non parlare del fatto che ci troviamo di fronte al pilota più costoso della storia della tv!

Uomo di scienza vs uomo di fede

Episodio: 1×22, Exodus – Part 2

Fato vs. libero arbitrio. Una delle questioni fondanti della mitologia di «Lost» su cui si scontrano da subito Jack e Locke. Due uomini, di notte, in mezzo alla giungla, alla ricerca di qualcosa che dia un senso a tutto quello che è successo. Jack da uomo di scienza ha bisogno di una spiegazione razionale, mentre Locke crede che tutto accade per una ragione. «Io non credo nel destino», dice Jack. Ma non sapeva in quel momento quanto le parole di Locke, «Sì, invece. Solo che ancora non lo sai» si sarebbero rivelate profetiche.

Una sorpresa nella botola

Episodio: 2×01, Uomo di scienza, Uomo di fede

Il cliffhanger della prima stagione ci lascia con una domanda in sospeso: “Che cosa c’è in fondo alla botola?”. Lo scopriamo nella scena di apertura della seconda stagione, un piccolo capolavoro di tre minuti che ci presenta un personaggio che diventerà la chiave di tutta la serie: Desmond Hume. Lo vediamo alzarsi, inserire un codice al computer, far colazione, allenarsi al ritmo della hit dei Mama Cass “Make Your Own Kind of Music”, prima di essere interrotto da un botto. Sembra di essere in uno dei tanti flashback del passato quando la camera, seguendo un gioco di specchi, sale su fino all’ingresso della botola aperta da Jack e Locke alla fine della prima stagione.

Not Penny’s Boat – La morte di Charlie

Episodio: 3×22, Attraverso lo specchio

Nessun altro momento di sei stagioni «Lost» è stato così tragicamente scioccante come quando Charlie sacrifica la sua vita per salvare quella dell’amico Desmond e usa i suoi ultimi istanti per avvertire i Losties che quella che sta arrivando “Non è la nave di Penny” e che Naomi (arrivata sull’isola per salvare i sopravvissuti) non è chi dice di essere. Una morte che ci ha scioccato e ci ha commosso, portando a compimento la parabola redentiva di uno dei personaggi più amati della serie, da rockstar maledetta a eroe.

“Dobbiamo tornare indietro, Kate!”

Episodio: 3×23, Attraverso lo specchio – Parte 2

Il primo flashforward non si scorda mai. Un intero episodio a guardare quello che credevamo un momento difficile nel passato Jack, tra problemi con l’alcol, depressione e intenti suicidi, fino a quel misterioso appuntamento a cui si presenta nientemeno che Kate. Ma allora già si conoscevano? L’ipotesi non regge. E allora niente, siamo proprio nel “futuro”, in un imprecisato momento del futuro che come ogni altro finale di stagione di «Lost» ci lascia semplicemente senza parole. A quelle ci pensa Jack con quel suo memorabile “Dobbiamo tornare indietro Kate, dobbiamo tornare indietro!”.

La telefonata tra Desmond e Penny

Episodio: 4×05, La Costante

Probabilmente uno tra i migliori episodi della serie. La coscienza di Desmond, sbalzata in avanti e indietro nel tempo, ha bisogno di qualcosa di saldo a cui ancorarsi, una costante che fosse presente tanto nel passato quanto nei giorni che sta vivendo nel presente. E questa costante è Penny, l’amore della sua vita. La telefonata tra i due è uno dei momenti – se non l’unico – più dolci ed emozionanti di sei stagioni.

Ben gira la ruota e l’isola sparisce

Episodio: 4×13, Casa dolce casa

Se credevate di aver visto già tutto che dire del colpo di scena alla fine della quarta stagione di «Lost»? Ebbene sì, l’isola si muove. Mentre gli Oceanic 6 sono in volo sull’elicottero che li porterà in salvo, Ben è nei sotterranei della stazione Orchidea dove, su ordine del misterioso Jacob, gira una grossa ruota e puff l’isola sparisce in un lampo di luce, lasciando Jack, Kate e gli altri senza un posto dove far atterrare l’elicottero a corto di carburante. Tipico finale mozzafiato alla «Lost».

Jacob e l’uomo in nero

Episodio: 5×17, L’ Incidente, Parte 2

Fino al finale della quinta stagione avevamo sentito solo sentito parlare di Jacob, ma non era ancora chiaro se fosse ancora reale o meno. In questo episodio finalmente lo conosciamo, scoprendo in che modo ha giostrato le vite dei nostri Losties. Ma se è vero che in «Lost» una risposta porta con sé sempre un’altra domanda, chi è il misterioso uomo vestito di nero con cui parla Jacob?

La bomba

Episodio: 5×17, L’incidente, Parte 2

L’esito del piano di Jack e Faraday di ripristinare il corso del tempo è tragico e inaspettato: il sacrificio estremo di Juliet che trascinata giù nella botola da una forza elettromagnetica colpisce la bomba Jughead fino a farla – presumibilmente – esplodere. Gli autori ci lasciano con uno schermo bianco, invece del solito nero, allora ci chiediamo: “Ha funzionato?”. Ricordatevi quanto sono diabolici e perversi e avrete la risposta.

Ci vediamo in un’altra vita, fratello!

Episodio: 6×17, The End

Non è facile scrivere un finale. Lo è ancor meno quando si tratta di «Lost». Per sei anni la gente ha atteso delle risposte che forse non sono arrivate, in compenso abbiamo avuto un commiato degno di questo straordinario viaggio, struggente ed emozionante. Quella che credevamo essere una realtà parallela altro non era che una sorta di pre-aldilà, un luogo che i nostri Losties hanno costruito per ritrovarsi e compiere l’ultimo passo. Insieme. Così come hanno vissuto la parte più importante della loro vita sull’isola. Perché “Nessuno muore da solo”. E mentre Jack si ricongiunge ai suoi compagni, i flashback sull’isola ce lo mostrano a terra, in quello stesso punto dove tutto era iniziato. Vincent è lì al suo fianco, i suoi occhi si chiudono. Ed è la fine.

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