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Nell’imminente festival cinematografico di Cannes, una delle pellicole più attese, sebbene fuori concorso, è sicuramente quella che vede per la prima molta il bel Ryan Gosling non come attore, bensì come regista. Ambientato nella metropoli di Detroit, l’attore americano racconta, in quello che risulta essere un lungometraggio dalle spiccate venature fantasy e noir, la storia di una madre costretta insieme al proprio figlio ad addentrarsi in una dimensione dalla scenografia irreale, chiara allegoria della realtà cui oggi vivono molte comunità americane.

Lo stesso Gosling ha dichiarato che fu colpito da questa città durante le riprese de Le Idi di Marzo con le seguenti parole “Anche se ci sono rimasto per pochi giorni, la città mi ha colpito molto. C’erano quartieri abbandonati che si estendevano per oltre 60 chilometri. Là ho visto genitori che cercavano di crescere i loro figli in strade dove le case erano state bruciate. Un tempo quello scenario era una cartolina del sogno americano: ora il sogno è diventato un incubo. Sono tornato a Detroit l’anno successivo e, pian piano, tutti gli elementi del film hanno cominciato a prendere forma: Lost River è così diventato una favola nera in cui la principessa da salvare è la città stessa e i personaggi non sono che pezzi rotti di un sogno che tentano di tornare insieme“.

Tra gli attori principali del cast sono presenti Matt Smith (noto principalmente per essere stato l’undicesimo dottore della nota serie inglese Doctor Who), Eva Mendes (con la quale Gosling ha lavorato durante le riprese di Come un tuono), Christina Hendricks e Saoirse Ronan.

Non resta quindi che attendere gli esiti e l’accoglienza del suo primo film da regista, tenendo anche conto che quella di Cannes è stata la rampa di lancio per attori affermati, del calibro di Clint Eastwood e Sean Penn, che hanno deciso di rimettersi in gioco (con ottimi risultati) sedendosi dietro la cinepresa hollywoodiana.

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