La carriera alle sue spalle è relativamente breve, lui ha solo 31 anni, ma è possibile affermare che Luca Marinelli sia una delle migliori rivelazioni del cinema italiano degli ultimi anni.
Dal 25 febbraio prossimo lo vedremo al cinema al fianco di Claudio Santamaria nel film di Gabriele Mainetti “Lo chiamavano Jeeg Robot”, il primo cinecomic tutto italiano nel quale interpreta lo “Zingaro”, ambizioso criminale antagonista di Enzo (Claudio Santamaria), che scoprirà di avere dei superpoteri dopo esser venuto a contatto con una misteriosa sostanza radioattiva.
In questo ultimo film Luca Marinelli da nuovamente prova della sua notevole abilità interpretativa, vestendo i panni di un piccolo criminale dalla personalità altalenante.
Ma dove abbiamo già visto Luca Marinelli? Diplomatosi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, Marinelli si dedica alla recitazione e al teatro, andando in scena con diverse rappresentazioni teatrali di successo.
È nel 2009 che avviene la svolta cinematografica. Durante una replica a teatro, viene notato dal regista Saverio Costanzo che lo sceglie per la parte di Mattia, introverso protagonista del film “La solitudine dei numeri primi”, ruolo che lo fa conoscere al grande pubblico e per il quale vince il Premio Rivelazione Tertio Millennio Film Fest.
Nel 2012 riceve 3 candidature come miglior attore protagonista al David di Donatello, al Nastro d’Argento e al Globo d’oro per il film di Paolo Verzì “Tutti i santi giorni”, in cui spicca per l’interpretazione della tormentata vita di Guido.
Il nome di Luca Marinelli è sorprendentemente legato a quelli che sono i premi cinematografici più ambiti al mondo, i Premi Oscar.
Marinelli, infatti, ha recitato – anche se con una piccola ma intensa parte – ne “La grande bellezza”, miglior film straniero del 2014, vestendo i panni dello schizofrenico Andrea, che con i suoi deliri culminanti nel suicidio contribuisce a smuovere la coscienza del protagonista Jep Gambardella.
Inoltre, nel 2015 è protagonista – insieme al talentuosissimo Alessandro Borghi – dell’ultimo film di Claudio Caligari “Non essere cattivo”, che ha rappresentato il cinema italiano alla selezione per l’Oscar 2016 al Miglior film straniero.
Luca Marinelli – qui nei panni di Cesare, un giovane sballato dei sottoborghi romani dedito ad una vita di eccessi – offre una performance di altissimo livello, facendosi apprezzare dalla critica per la sua “naturale e precisa capacità interpretativa” e vincendo il Premio Pasinetti al Migliore attore alla 72esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Siamo sicuri che sentiremo ancora a lungo parlare di lui.