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Potere“, album di Luché, ha ottenuto il disco di platino proprio ieri.

Di Luché si parla però molto in relazione al suo libro “Il giorno dopo ” e agli attacchi che contiene nei confronti di altri rapper.

In particolare Luché accusa un giovane rapper salernitano di aver fatto saltare una loro collaborazione per continui ritardi.

Una cosa che non ha gradito per niente e che l’ha fatto sentire snobbato e trattato in modo scorretto.

Sentendosi preso in giro avrebbe rinunciato alla collaborazione.

“Seguivo Capo Plaza ormai da tempo – scrive Luché – una volta mi disse addirittura che ai tempi dei Cosang ascoltava soltanto le mie strofe. La cosa mi stupì, perché le strofe di Antonio erano di livello inarrivabile per qualsiasi rapper italiano, me incluso”.

“Passavano le settimane e non avevo sue notizie, iniziai a scrivergli, ma rispondeva massimo una volta al giorno, dicendo sempre che a breve mi avrebbe mandato la sua strofa”.

“Aspettai qualche giorno ancora prima di decidere mentre vedevo le sue storie con Derfgold in giro per Milano a divertirsi. La cosa che mi ha fatto più male, oltre a venire snobbato da un ragazzino di vent’anni con tre pezzi di successo alle spalle, è il non aver ricevuto alcun messaggio di scuse o di tentativo chiarimento da parte sua.

Quest’inverno ho incontrato Capo Plaza ad una sfilata, era seduto molto vicino a me, ma non ci siamo neppure salutati, crede che io lo abbia attaccato in qualche pezzo”.

Poi la stoccata finale:

“Probabilmente il suo smisurato ego gli ha fatto pensare che sarei stato io a chiedergli scusa. Gli auguro tanta fortuna”.

Una serie di retroscena destinate a fare molto parlare nel mondo del rap.

Nel particolare il comportamento di Capo Plaza non sarebbe piaciuto per niente ai fan, mentre altri si sono già schierati addossando la colpa a Luché.

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