Una doppietta astronomica non da poco che scatenerà profeti e profezie. Nei prossimi giorni, in particolare il 27 Luglio, avremo infatti una eclissi totale di luna proprio nel momento in cui il pianeta rosso è più visibile tanto che, secondo gli esperti sembrerà quasi che si abbraccino.
«Marte e Luna si troveranno a soli sei gradi di distanza l’uno dell’altra: in un certo senso è come se si abbracciassero, nel segno del rosso», spiega Gianluca Masi, astrofisico.
L’eclissi totale di luna sarà osservabile anche senza strumenti particolari, certo con i telescopi l’effetto sarà più interessante e coinvolgente. Proprio per questo motivo a Roma sono è stato creato una sorta di belvedere astronomico dal quale alcuni fortunati potranno godere dell’evento millenario.
«Gli strumenti d’osservazione sono collocati accanto al tempio di Venere e Roma, praticamente il punto ideale da quale ammirare il Colosseo e l’Arco di Costantino».
L’evento durerà ben «103 minuti, la luna sarà nell’ombra terrestre: nella Capitale il fenomeno inizierà alle 21,30, raggiungendo il massimo alle 22,23 e terminando intorno alle 23,10».
Lo splendore dell’evento cosmico sarà arricchito dalla presenza di marte:
«La presenza del Pianeta Rosso è un fenomeno indipendente rispetto all’eclissi lunare: per una pura combinazione, in questi stessi giorni e quindici anni dopo la sua ultima «apparizione più che evidente», Marte risulta nel massimo della sua visibilità, creando uno spettacolo nello spettacolo».
La quarta luna di sangue di cui parlano alcuni teorici dell’arrivo dell’apocalisse sarà nei cieli il 27 luglio, alcuni studiosi (non riconosciuti dalla comunità scientifica), affermano inoltre che l’evento potrebbe scatenare un potente terremoto da qualche parte nel mondo, elemento che spiegherebbe in modo pseudo-scientifico le credenze bibliche che vedono nella luna insanguinata il segno della fine.
Per quanto ci riguarda speriamo di poterci godere lo spettacolo sena cataclismi e apocalissi di sorta.
Il 27 luglio quindi tutti con gli occhi al cielo, perché l’evento non si ripeterà più nell’arco delle nostre vite.