Si terranno lunedì i funerali del grande scrittore premio Nobel Gabriel Garcia Marquez, morto qualche giorno fa all’età di 87 anni a causa di una polmonite; non è prevista nessuna cerimonia funebre pubblica, ma si terrà una cerimonia privata durante la quale verranno cremati i resti del grande uomo.
In particolare la funzione si terrà a Città del Messico, nel Palazzo delle Belle Arti: ad annunciarlo è stato il Presidente del Consiglio Nazional per la Cultura e le Arti del Messico, Rafael Tovar y de Teresa, dopo averne parlato con la vedova dello scrittore, Mercedes Barcha, assicurando che “sarà all’altezza del personaggio che ci ha lasciato“.
Nell’attesa i resti di Garcia Marquez sono stati portati in una delle sedi della casa funeraria Garcia Lopez, nella zona di San Jeronimo, dove è stata organizzata una veglia funebre per i famigliari e gli amici dello scrittore: sono infatti tante le persone che vorrebbero dare l’ultimo saluto a colui che è cambiato la Colombia, intero paese che da tre giorni è in lutto nazionale, dopo la notizia della sua morte; lo stesso Presidente colombiano Juan Manuel Santos ha dichiarato: “Uno scrittore che ha cambiato la vita dei suoi lettori. Mille anni di solitudine e tristezza per la morte del più grande dei colombiani di tutti i tempi. Solidarietà e condoglianze a Gabo e la famiglia”
Ma questa morte improvvisa non ha solo sconvolto il suo Paese d’origine, ma è una notizia che ha sconvolto il globo intero, basti leggere le parole dei grandi della terra che hanno così commentato il triste evento: Barack Obama piange “uno dei più grandi scrittori visionari di sempre e uno dei miei preferiti sin da quando ero giovane. Chiamato affettuosamente ‘Gabo’ da milioni dei suoi fan ha vinto il Nobel con il suo capolavoro ‘Cent’anni di Solitudine’. Fiero colombiano, rappresentante e voce del popolo delle Americhe, maestro del genere del ‘realismo magico’, che ha ispirato tanti altri a prendere in mano la penna. Il mio cordoglio – conclude il presidente degli Usa – va alla sua famiglia e a suoi amici, che spero abbiano conforto nel fatto che l’opera di Gabo continuerà a vivere per le generazioni a venire“. Vladimir Putin rende omaggio a “un grande amico della Russia, scrittore e pensatore, fedele a umanesimo e giustizia. Marquez visitò l’Urss già negli anni ’50 e i suoi libri furono tradotti in russo e pubblicati nel Paese fin dall’epoca sovietica“.
E infine Shimon Peres ne ricorda “il vivo interesse per la pace fra Israele e Palestina” e continua, usando bellissime parole che perfettamente incarnano il grande spirito di Marquez: “Il mondo avvertirà la mancanza di un grande sognatore che ha saputo raccontare in modo così bello le verità della vita, ai bambini e anche a noi adulti”.