L’usignolo di Kristin Hannah ha conquistato il terzo posto della Top Ten del New York Times nel 2015 per oltre trenta settimane. Dal 12 gennaio 2016 anche noi possiamo leggerlo e apprezzare la narrazione dell’autrice californiana, amatissima negli Stati Uniti.
Kristin Hannah torna sul tema della Resistenza francese, già caro ad alcuni scrittori come Némirovsky, e sul motivo del coraggio delle donne. La storia è ambientata a Parigi, durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1940. Prima protagonista della storia è una diciannovenne ribelle, Isabelle, che, espulsa da molti convitti religiosi, si reca dal padre, il quale a sua volta la spedisce successivamente dalla figlia maggiore, Vienne, seconda protagonista della vicenda. Vienne vive una vita tranquilla fin quando il suo nemico non si ospita volontariamente nella sua casa, iniziando a vivere in una situazione pericolosa e piena di paura. Isabelle, durante il viaggio verso la sorella Vienne, incontra Gaëtan che la influenzerà ad unirsi alla Resistenza senza considerare i rischi che potrebbe passare.
Sarà proprio Gaëtan a ribattezzarla “Usignolo” come nome di copertura, esplicativo della sua grazia. Nel romanzo le due sorelle, diverse per età e ideali, affronteranno pericoli e ostacoli pur possedendo un tratto comune: ognuna è alle prese con una battaglia per la sopravvivenza, volta alla ricerca della fiducia nella libertà e nell’amore. Una storia toccante, commovente e coinvolgente, che celebra la Resistenza e il coraggio di ogni donna. Nel romanzo, infatti, l’argomento centrale fa leva sulla necessità di non dimenticare quello di cui le donne sono capaci di fare con le loro risorse.
Seppur deboli, le donne hanno un animo più forte degli uomini, proprio come affermava Ghandi: “Quanto al sacrificio di sé per il bene altrui, il coraggio di una donna è superiore a quello di un uomo“.
L’usignolo della Hannah scalerà le vette anche in Italia?