É intensissima la pioggia di critiche che da qualche ora a questa parte si sta riversando su Madonna, la star italo-americana ormai da un trentennio sulla cresta dell’onda.
La motivazione? Le cover da lei postate su Instagram per promuovere il suo nuovo album, “Rebel Heart”. Nelle immagini ritoccate si vedono Nelson Mandela e Martin Luther King con dei lacci di cuoio sul volto, nello stesso modo in cui la cantante è stata ritratta sulla copertina del già citato disco.
Numerosissimi i fan che hanno pensato ad un tentativo della pop star di paragonarsi a due istituzioni fondamentali della storia recente, essendo state entrambe impegnate, per tutta la vita, nel campo delle pari opportunità, della lotta alla discriminazione razziale, oltre che dei diritti civili. Altri invece hanno considerato il tutto semplicemente irrispettoso e di pessimo gusto.
A un occhio meno intransigente e giudizioso, però, la trovata (pubblicitaria) potrebbe, ancor più banalmente, apparire come uno stratagemma già visto in passato: l’utilizzo di figure, immagini, pubblicità così esagerate da non poter fare a meno di parlarne, anche solo per lamentarsene.
Perché, che sia per criticare, per cambiare opinione, per dar credito ad un pregiudizio o per rimanere della propria idea, nulla attira di più dell’ostentazione e dell’estremo.