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Mahmood

“Devo tutto a mia mamma – prosegue – all’inizio mi accompagnava lei dal maestro di musica, partendo da Buccinasco, dove lavorava, e portandomi a Baggio. Ogni giorno un viaggio. Mi ha fatto da madre e da padre. Non posso dire che papà mi sia mancato, perché lei mi ha dato tutto. Mi ha sostenuto. Mi diceva: ti pago i corsi di musica solo se vai bene a scuola”.

Poi racconta il suo legame con la musica: “Da bambino era uno sfogo e crescendo lo sfogo primario”. “Finito il liceo facevo il barista all’alba e al mattino per poter studiare pianoforte il pomeriggio. A un certo punto, mamma aveva un bar a Largo Milano, veniva a mangiare il figlio di Caterina Caselli, mamma voleva che gli dessi un cd, non l’ho fatto. Dopo Sanremo 2016 ho preferito stare fermo. Ho scritto per altri, mi sono perfezionato, volevo maturare musicalmente”.

Poi è arrivata la vittoria di Sanremo 2019.

Un successo incredibile per un autore nato in fretta, capace in pochi anni di passare dall’essere sconosciuto, a conquistare la principale competizione musical nazionale.

Il futuro di Mahmood è tutto da vedere, l’amore per la musica e la voglia di crescere però ci sono.

Il suo primo disco, uscirà presto, forte anche del successo al Festival.

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