Sogno inseguito da decenni nell’ambito militare, il mantello dell’invisibilità è oggi ancora più vicino alla realtà grazie al recente studio dell’Istituto canadese per la Ricerca Scientifica di Montréal.
“In realtà siamo ancora molto lontani da qualcosa che si avvicini a un ‘mantello dell’invisibilità’ e il procedimento usato è davvero molto complicato”, spiega sulle pagine di ANSA Claudio Conti, del dipartimento di Fisica all’Università Sapienza di Roma.
“La vera novità di questa ricerca sta nel fatto che il dispositivo funziona anche con la luce naturale, che contiene molti colori invece che con luce di un unico colore come i dispositivi precedenti, ma anche in questo caso l’oggetto deve essere illuminato da un’unica direzione”.
Questa ricerca alternativa, prende una strada differente rispetto alle sperimentazioni del passato. Le altre soluzioni su cui si sta lavorando per creare il magico gadget militare hanno come idea quella di alterare il percorso della luce, facendo di fatto aggirare l’oggetto invece di attraversarlo direttamente, in modo da renderlo invisibile all’occhio umano.
Il caso canadese invece propone di eliminare le frequenze di luce riflesse dall’oggetto che vogliamo celare. L’idea è quindi quella di mantenere il fascio di luce il più simile possibile alla sua natura prima dell’attraversamento da parte dell’oggetto fisico che lo ha alterato.
“In pratica elaborano e ricostruiscono l’impulso luminoso – spiega ancora Conti – un po’ come farebbe una telecamera, ma con un procedimento molto più complesso”.
Questo passo in avanti potrebbe aprire la strada a molte innovazioni e, come spesso accade in scienza, da un risultato nel nascono altri, a valanga. Il mantello dell’invisibilità ha però un particolare lato negativo che rende questa notizia non troppo piacevole: i suoi utilizzi sono solo ed esclusivamente militari al fine di celare truppe e armamenti; non esistono infatti utilizzi civili dove un mantello dell’invisibilità potrebbe avere una qualche utilità. La totalità degli sforzi intellettuali e degli investimento in questa direzione, ha quindi come unico e esclusivo obiettivo la creazione di soldati e mezzi da guerra invisibili all’occhio umano come nel peggiore degli incubi sci-fi.