Charlie Hebdo: la redazione dell’ormai nota rivista satirica ha pagato cara la libertà di pubblicare vignette satiriche con l’intento di far sorridere. Si è piegata ma non spezzata e si rialza subito, dopo poco più di una settimana torna ad essere blasfema e a pubblicare una vignetta di Maometto in copertina. Una copertina che farà il giro del mondo, il giornale infatti uscirà tradotto in 16 lingue e con una tiratura di 3 milioni di copie, contro le 60 mila normali.
Biard il caporedattore infatti così dichiara: “Non si possono ignorare i morti, ma cercheremo di far ridere e il numero 1178 avrà lo stesso tono di tutti quelli che abbiamo fatto fino ad oggi. Non ci saranno necrologi o spazi vuoti. Ma disegni e testi inediti”.
La vignetta in prima sul prossimo numero Charlie Hebdo ritrae Maometto, un Maometto vestito di bianco, presenta una lacrima in volto e in mano un cartello che riporta la scritta “Je suis Charlie“. Sulla sua testa campeggia la frase “Tout est pardonné” (E’ tutto perdonato). In questa vignetta, dunque, il profeta islamico si schiera dalla parte di Charlie Hebdo e della libertà e sa perdonare. Si tratta di una raffigurazione che spinge a riflettere, se anche Maometto parteggia per la libertà di espressione, qualunque essa sia, dovrebbero farlo anche coloro che commettono stragi in suo nome.