Sarà Marco Mengoni il doppiatore di Simba adulto nella versione CGI del Re Leone che si preannuncia un colossal Disney a tutti gli effetti.
La società di Topolina sembra perduta nel Limbo del passato.
Incapace di creare nuove storie che reggano il confronto con i grandi classici, Disney si è messa a rivangare il passato rielaborando quei film che hanno reso grande la societò.
Il classico Disney diretto da Jon Favreu arriverà nelle sale ad agosto.
“Io sono Simba“, dice Mengoni nel ruolo del Leone: “Figlio di Mufasa”, si presenta così Mengoni nei panni del Leone protagonista della storia amata da generazioni e generazioni.
Disney prosegue imperterrita con live action, quanto possibile e versioni in CGI dei suoi storici cartoni, segno forse, di un mancato desiderio da parte della compagnia di creare un prodotto nuovo, di raccontare nuove storie, quasi la creatività fosse ormai finita in casa Disney e l’unica chance rimasta fosse ritornare alle grandi origini.
Di sicuro il film sorprenderà, rimane però il forte dubbio di questa crisi artistica da parte di un colosso capace per anni e anni di dar vita a favole senza tempo e di recuperare alcune delle storie più suggestive del mondo della letteratura trasformandole in sogni di animazione.
Disney sta lavorando anche alla Sirenetta, ulteriore segno di una crisi creativa senza precedenti che a quanto pare coinvolge l’intero mercato.
Tra remake, revival, episodi inaspettati, sembra che il mondo dell’intrattenimento sia rimasto bloccato nell’era che fu, quasi ci fosse un desiderio costante di andare a stuzzicare gli attuali trent’enni, principali consumatori di prodotti nostalgici.
Una strada questa che non porta però a niente.
Quello che vorremmo da Disney, è una nuova storia, un nuovo impressionante cartone animato capace di dar voce a un’epoca che sembra invece affogare nel passato e totalmente incapace di dire la sua e di innovare.