La più famosa e fruttifera piattaforma di streaming a pagamento, Netflix, è pronta a fare il salto di qualità con Marco Polo. La serie che è ispirata alla figura illustrata nel libro il Milione, sarà diffusa solo per il pubblico d’oltre oceano dal 12 Dicembre. E’ una produzione seriale dal grande respiro, costata ben 90 milioni di dollari e sta facendo parlare di se anche in Italia, perchè nel cast ci sono due attori italiani di cui uno è già apprezzato all’estero.
Il giovane Lorenzo Richelmy (conosciuto ai più per essere apparso nell’ultimo film di Carlo Verdone) sarà Marco Polo ma è prevista anche l’apparizione di Pier Francesco Favino. Come consuetudine per il colosso dello streaming, i dieci episodi che compongono la prima stagione sono rilasciati tutti nello stesso momento. 600 ore di girato per un racconto epico sulle lotte di potere che caratterizzano la corte mongola, in cui si ritrova coinvolto suo malgrado il nostro esploratore insieme al padre Niccolò. La serie, sviluppata da John Fusco (già sceneggiatore di Hidalgo – Oceano di fuoco) concentra le sue attenzioni sulla permanenza di Marco Polo presso il Kublai Khan, prendendosi molte libertà rispetto all’opera originale, redatta alla fine del XIII secolo nelle carceri di Palazzo San Giorgio a Genova.
Inutile rimarcare come Marco Polo sia tra le più attese novità di questa ultima parte di 2014. Netflix, che recentemente ha annunciato la volontà di proporre venti nuovi show originali ogni anno ai suoi abbonati, con il racconto del viaggio pluridecennale dell’esploratore veneziano vuole affrontare nuove sfide sul mercato asiatico, diventando uno dei player di riferimento nell’industria dell’intrattenimento orientale. Tutto questo però fa rimanere a bocca asciutta il pubblico italiano, uno dei pochi in Europa, che ancora non possiede gli accessi alla piattaforma. Problemi di rete internet o arretratezza culturale? Sta di fatto che ormai è consuetudine che miti e leggende del nostro Paese, diventano fonte d’ispirazione per film/serietv apprezzate e lodate dalla critica, e Marco Polo è l’esempio più lampante. Uno strano caso di cui forse non si potrà mai sciogliere il nodo della matassa.
Anche se la critica però non è stata benevola nei riguardi di questo adattamento, diamo voce ed elogiamo una storia tutta italiana, celebrata da due attori che non ci fanno per nulla sfigurare nei riguardi dei colossi americani.