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É morta oggi pomeriggio nella sua casa romana, Maria Luisa Spaziani, poetessa e francesista. Aveva compiuto 91 anni il 7 dicembre scorso, essendo nata a Torino nel 1922. Lascia una figlia, Oriana, e una sorella, Bianca. I funerali si terranno mercoledi’ 2 luglio alle ore 11 nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo.

Figura apprezzata e di spicco della cultura italiana, la sua opera in versi ha attraversato con autorevolezza ed eleganza tutto il ‘900. L’esordio in poesia è datato 1954 con «Le acque del sabato», la prima raccolta edita Mondadori nella prestigiosa collana “Lo Specchio”. All’epoca era già avvenuto l’incontro con Eugenio Montale, dal quale nacque un profondo sodalizio intellettuale e affettivo, testimoniato da 360 lettere scritte dal poeta.

Alla prima raccolta di poesie seguono Il gong (1962), Utilità della memoria (1966), L’occhio del ciclone (1970),Transito con catene (1977), Geometria del disordine (1981), La stella del libero arbitrio (1986), Torri di vedetta (1992), I fasti dell’ortica (1996), La traversata dell’oasi (2002), La luna è già alta (2006). L’ultima opera, L’incrocio delle mediane, risale al 2008.

Candidata per ben tre volte al premio Nobel per la letteratura (1990, 1992, 1997) è stata anche autrice di teatro, scrittrice di aforismi, prose di invenzione e racconti (Aforismi, Donne in poesia, La freccia), saggi per lo più in lingua francese nonché traduzioni di grandi autori quali Jean Racine, Gustave Flaubert, P.J. Toulet. Ma il gioiello di tutta la sua produzione resta il poema romanzo Giovanna d’Arco (1990), in cui la Spaziani celebra la sua passione storica e letteraria per la figura della Pulzella d’Orléans.

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