James Dean e Marlon Brando erano segretamente amanti. Un rapporto tuttavia più complesso di quanto il termine amanti non suggerisca: perché il divo di Gioventù bruciata, scomparso a soli 24 anni per un incidente stradale, sarebbe stato lo schiavo del dominatore Brando, per usare un lessico tecnico. A rivelare questo clamoroso retroscena è un libro uscito da poche settimane, James Dean (Tomorrow never comes), scritto da Darwin Porter e Danforth Prince, i quali confermano le voci che negli ultimi 60 anni hanno accompagnato il controverso rapporto tra Dean e Brando.
Il libro di Porter e Prince è basato sulla testimonianza di alcuni anziani giornalisti specializzati nel gossip che hanno conosciuto James Dean prima della sua morte, avvenuta sulla leggendaria Route 66 a bordo di una Porsche 550 Spyder. Il primo incontro tra Jimmy e Marlon non avvenne quindi nel 1954, com’è stato in precedenza raccontato, sul set de La valle dell’Eden, bensì nel 1949, quando Brando presenziò a una conferenza all’Actors Studio – dove, proprio come Dean, studiò recitazione – dopo il successo della rappresentazione teatrale di Elia Kazan di Un tram che si chiama Desiderio. In mezzo al pubblico, ad ascoltarlo, c’era il 18enne James Dean.
Dalle pagine del libro emerge poi il profondo amore della giovane star per il proprio idolo, che dal canto suo non lo ricambiava, considerandolo invece come strumento per raggiungere il piacere: il compositore Alec Wilder, la cui testimonianza è raccolta nel libro in questione, afferma che Brando fosse innamorato solamente di Brando. Nonostante ciò, era consuetudine a Hollywood considerare i due una vera e propria coppia non ufficiale, come confermato dalla parole dell’attrice Stella Adler e del regista Billy Wilder: “Erano decisamente una coppia anche se, di certo, il termine fedeltà era sconosciuto ai loro vocabolari“.
Tra lo stesso Brando, di 7 anni più anziano del presunto amante, e Dean vigeva secondo il racconto del libro un vero e proprio rapporto master/slave: James avrebbe anche mostrato ad alcuni conoscenti le bruciature di sigaretta che il partner si divertiva a lasciare impressi sulla sua pelle. Inoltre, Tomorrow never comes svela anche altri retroscena su Dean, che avrebbe anche preso parte a un rapporto a tre addirittura con Walt Disney e il regista George Cukor.
Porter e Prince sostengono inoltre che Brando, nella sua autobiografia del 1995 (Songs my other taught me), avesse minimizzato consciamente la relazione avuta con Dean, per non dare adito al gossip.
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