Marracash svela la vera persona sotto il personaggio che tutti vediamo.
Lo fa con “Body partss” un album che nasce da un’idea, “quella di suddividere un album per tracce abbinate a parti del corpo, e per questo album, che è il mio più personale, mi è sembrata adatta”.
C’è molto Marracash nell’album in questione.
I testi delle canzoni parlano infatti di lui e rivelano lati nascosti inevitabilmente dietro al personaggio pubblico.
“Ho scritto tutto in tre mesi, dopo tre anni di pausa, e quando ho ripreso a pensare alle canzoni le parole sono sgorgate con la potenza del sangue che esce da un corpo. Per me questo lavoro segna anche un nuovo inizio e una nuova libertà conquistata”.
Molti i colleghi chiamati in causa: Madame, Coez, Cosmo, Guè Pequeno, Luchè, Mahmood, Massimo Pericolo, Sfera Ebbasta e tha Supreme.
Non sappiamo però a quali tracce hanno collaborato, proprio per scelta di Marracash:
“Forse è strano pensare ai featuring per un album così personale ma ciascuno degli artisti è stato chiamato in funzione del concept dell’album e dei pezzi. Tutti hanno aggiunto una parte del loro talento in base al progetto nel quale li ho coinvolti”.
“Non chiamo nel mio disco gli artisti che ammiro – ha detto Marracash – o almeno non solo e non tutti, ma quelli che possono aggiungere qualcosa alla traccia in cui sono ospiti. Un nome tra i tanti la cui assenza mi è stata rimproverata è quello di Fabri Fibra. Non è capitato in questo disco, ma abbiamo tracce insieme e progetti futuri all’orizzonte”.
Un album davvero particolare che promette di intrattenere il suo pubblico e di aprire un nuovo corso per la musica di Marracash.
Proprio in un periodo di grande successo per il genere, Marracash potrebbe aver trovato una formula più personale, in grado di farlo emergere dalla massa e da sovraffollamento musicale italiano.