E’ nato a Luino 70 anni fa, ma è pronto a mettere da parte le sue origini per sedersi sulla poltrona di primo cittadino di Milano: Massimo Boldi si racconta alla rivista Panorama e svela di sentirsi pronto per candidarsi come sindaco.
Nuova iniziativa mediatica per il comico? Forse. Nella sua biografia, però, c’è già una candidatura alla Camera dei Deputati del 1992, anno in cui si è presentato con il PSI. Quest’anno, però, non sa ancora con quale lista si presenterà.
“Grillo? No, grazie. E’ un mio amico ma i 5 Stelle sono troppo rissosi“. Esclusa anche la militanza tra le file della Lega di Matteo Salvini, partito a cui si era opposto 23 anni fa sotto la guida dell’amico Bettino Craxi. Che dire poi di Matteo Renzi? “Mi piace, sa fare il cabaret“: così si pronuncia Boldi, uno dei protagonisti della comicità italiana.
Una provenienza che si nota anche nel suo primo possibile progetto da sindaco: affiancare Sant’Antonio alla Madonnina, perché ormai da sola non ce la fa più. Quale sorte potrebbe avere la metropoli lombarda affidata alle cure di questo primo cittadino?