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[Credits photo: Matt & Bise]

Matteo Pelusi e Valentino Bisegna– in arte Matt & Bise– nascono a Torino nel 1993.
Dopo esser diventati celebri sul web e conducendo due programmi televisivi- con uno dei quali, nel 2013, hanno vinto il premio per il record di ascolti su Mediaset Italia 2- continuano a far parlare di loro con dei brevi video molto divertenti e delle geniali parodie, che coinvolgono un vasto pubblico.
Grazie al loro carisma, infatti, la loro pagina Facebook Matt&Bise conta più di 300mila follower ed il loro canale YouTube, invece, ha 40mila iscritti e milioni di visualizzazioni.
Insomma, Matt & Bise sono giovani, belli, simpatici e pieni di idee. Alla faccia di chi afferma che i ragazzi d’oggi non sanno sognare.
Inoltre, ci hanno gentilmente rilasciato questa curiosa intervista.

Avete solo 22 anni. Come e quando è nato il vostro progetto?


Matt: È nato nel 2009, quando io ho acquistato una telecamera ed ho iniziato a fare dei video che, improvvisamente, sono diventati virali. Non so bene per quale motivo, ma hanno da subito ottenuto successo e così ho continuato a farli. Poi il mio socio Bise si è unito alla “crew” e abbiamo iniziato a produrre sempre più contenuti, che hanno via via guadagnato notorietà. Il segreto di tale successo, però, non lo sappiamo bene neanche noi.

In passato avete condotto due programmi televisivi: “Attenti a quei 3” e “ItaliaTu“. Cosa vi ha lasciato quest’esperienza?


Bise: Il primo lo abbiamo condotto ai nostri inizi per un TV regionale, qui in Piemonte. Dopo qualche tempo è arrivata la chiamata per un programma in Mediaset.
Matt: Il giorno di San Valentino, non lo scorderò mai.
Bise: Esatto. Eravamo ancora single, quindi non dovevamo passarlo in dolce compagnia. Il provino è andato bene, e così abbiamo iniziato a condurre il programma su Italia 2 per circa due mesi. È stata una bella esperienza, ci siamo trovati bene.
Matt: Lo rifarei volentieri.
Bise: Molto volentieri. Ci siamo divertiti ed è stata un’opportunità di grande crescita, in quanto abbiamo avuto le prime videocamere professionali puntate davanti e un copione da seguire.
Matt: Anche se, bisogna dirlo, preferiamo di gran lunga essere spontanei piuttosto che leggere un copione. Noi siamo così: impulsivi ed immediati. Siamo più portati per la spontaneità, è il nostro punto di forza. Però ci abbiamo provato ed è andata decisamente molto bene.

Le vostre parodie sono grandiose, tanto da essere apprezzate anche dagli artisti chiamati in causa, come è recentemente accaduto con i Dear Jack. Ne avete altre in cantiere?


Bise: Oltre a quelle musicali di YouTube, tra cui l’auto-produzione de Il ballo di Balo, dove ha partecipato anche Enzo Iacchetti? Direi di sì.
Matt: Lì, parlando di calcio, c’è stato il boom e siamo anche stati invitati su Sky Sport, una gran bella esperienza.
Comunque, per quanto riguarda il futuro, caricheremo sicuramente altre parodie su YouTube. Su Facebook continueremo a realizzare cortometraggi perché purtroppo- e dico ‘purtroppo’ perché sono un vero amante dei video- sui social le persone tendono ad annoiarsi e a cercare, dunque, filmati piuttosto brevi. Quindi vogliamo creare video corti e virali per Facebook, e contenuti più professionali per YouTube. L’ispirazione per le parodie può esplodere da un momento all’altro, quando troviamo un tormentone.
Bise: Già. Basta ascoltare la canzone che spopola in quel momento, e via con la parodia.

[Credits photo: Matt & Bise]
[Credits photo: Matt & Bise]

(cliccare qui per vedere la parodia)

Matt, inizierai a interpretare un po’ più spesso il ruolo femminile, o lasci parrucca e gonnella al povero Bise?


Matt: Io ho fatto la gavetta: nel 2009 ho sempre fatto io la donna. Adesso mi sto prendendo una piccola rivincita, facendo fare la parte a Bise. Diciamo che ha imparato da me. Ultimamente, però, su Facebook sto ricominciando anch’io a recitare nelle vesti femminili. Mi tocca.
Bise: Sì adesso, ogni tanto, inizia a farla anche Matt. La cosa imbarazzante è che ormai, prima di fare un video, neanche chiedo “chi fa la donna?“, ma indosso direttamente la parrucca.

Dai Bise, che ti dona la parrucca.


Bise [con un marcato tono femminile]: Oh, ma grazie cara.

Come vi vengono le idee per i diversi video, che pubblicate quotidianamente sulla pagina Facebook?


Bise: Sono pillole della nostra quotidianità come, ad esempio, quelli delle mamme. Abbiamo ovviamente preso ispirazione dalle nostre, con cose che succedevano a noi. Poi, pubblicando i primi video, abbiamo notato che tutte le mamme d’Italia sono uguali.
Matt: Del mondo anche.

Come gestite la vostra popolarità?


Matt: Ho 800 bodyguards [ride].
Ci sono capitate diverse situazioni particolari. La cosa più pazza l’ha fatta una ragazza che- appena ci ha visti- ha iniziato a gridare, buttandosi per terra e piangendo per l’emozione, nel bel mezzo di Piazza Castello, il cuore del centro storico di Torino.
Le altre persone ci fermano per strada chiedendoci una foto- che concediamo molto volentieri- e, talvolta, l’autografo. Quest’ultimo preferiamo evitarlo, perché onestamente ci imbarazza un po’. Viva i selfie, l’autografo lo lasciamo ai vip, noi ci riteniamo solamente dei ragazzi conosciuti.

Il successo riscosso sul web è direttamente o inversamente proporzionale a quello ottenuto con il gentil sesso?


Matt: Inversamente.
Bise: Ma smettila, che sei pieno di donne. Cadono tutte ai tuoi piedi.
[ridono]
Bise: Comunque, noi non abbiamo mai approfittato di questa situazione. Molti ragazzi della nostra età, magari, avrebbero sfruttato quel po’ di notorietà per sedurre le ragazze, noi invece- mano sul cuore– non ne abbiamo mai approfittato.

Ma a telecamere spente, che tipo di persona siete?


Matt: Bella domanda.
Bise: Così, come ci vedi.
Matt: Esatto. La gente pensa che interpretiamo dei personaggi e invece siamo fatti così.
Bise: Vabbè, quando facciamo dei video come quelli della mamma o quelli in cui urliamo, è ovvio che esageriamo. Voglio dire, non è che io mi alzo la mattina gridando come un pazzo. Però siamo noi stessi, molto simili ai ragazzi che vedete nei video.
Matt: Diciamo che in alcuni video esaltiamo quel che siamo realmente, su cose che ci accadono davvero.

Siete anche finiti tra le pagine dei diari Comix. Ci raccontate, brevemente, quest’avventura?


Bise: Ci hanno offerto di scrivere dei testi per la Comix, che hanno gradito e sono stati pubblicati.
Matt: L’unica cosa che mi dispiace è che la prima volta che siamo apparsi sui diari Comix, è stato l’anno dopo essermi diplomato. Quindi, a scuola non ho mai avuto il diario contenente i nostri testi e la mia faccia stampata affianco.
Bise: Però, sarebbe stato proprio figo. Ti immagini che scene con le professoresse? «Bisegna, alla lavagna».
Matt: «Ma no prof, non vede? Sono sulla Comix ormai» «Nei diari? Non combinerai mai nulla di buono nella vita».
[ridono]

[Credits photo: Matt & Bise]
[Credits photo: Matt & Bise]

Immaginate di vedervi da qui a dieci anni. Quali sono i vostri progetti futuri?


Matt: Sarebbe bello fare altro, ma rimanendo sempre con i piedi nel web. Magari un giorno condurremo un programma televisivo? Magari realizzeremo il nostro sogno di condurne uno radiofonico? Ok, benissimo, ma resteremo sempre legati ai social network.
Bise: Concordo. Allargheremo senz’altro i nostri confini ma senza abbandonare i social network, che ci hanno fatto nascere.

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