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max biaggi

Max Biaggi ha iniziato la seduta di fisioterapia alla Clinica Pio XI di Roma. Lo attende una lunga fase di riabilitazione dopo il grave incidente in moto dello scorso 9 giugno a Latina che ha fatto temere per la sua vita.

Intervistato dal Corriere della Sera, Max Biaggi ha sottolineato che sta meglio ma ancora è molto dura.

Dodici costole rotte e molto fatica a respirare.

Max non ricorda nulla dell’incidente del 9 giugno a Latina: ‘Molti hanno detto che sono sempre rimasto cosciente, ma non è così, probabilmente ho anche picchiato la testa. Per i primi tre giorni, anche a causa di tutta la morfina che mi davano, ero totalmente rintronato: Bianca mi ha raccontato che dicevo certe fesserie disumane’.

Ha ripreso conoscenza poi quando è arrivato in ospedale. Ricorda che non respirava, dovuto allo schiacciamento delle costole.

Max ha capito che ha rischiato di morire: ‘Appena mi sono ripreso, il primario della rianimazione, Claudio Ajmone Cat, mi ha spiegato la gravità del trauma e mi ha detto che con questo tipo di trauma toracico maggiore sopravvive solo il 20 per cento dei pazienti. Lì, lo confesso, me la sono fatta addosso dalla paura’.

Per il momento non pensa di continuare a correre e vuole dire “grazie” al papà per essergli stato vicino, oltre ovviamente alla sua compagna Bianca Atzei: ‘Noi non ci stacchiamo mai già nella vita di tutti giorni. Avevo e ho un gran bisogno di lei. È il mio angelo custode, la persona che amo più di tutte al mondo’.

Ringrazia in particolare il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che oltre ad andarlo a trovare, gli ha messo a disposizione i fisioterapisti del Coni con i quali ha iniziato a lavorare.

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