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Li avevamo lasciati mentre riuscivano a scappare dall’insidioso labirinto, per essere catapultati in un mondo che ancora non conoscevano. Nel secondo capitolo della saga fantasy, Maze Runner-la fuga, li ritroviamo tutti riuniti ad affrontare un presente tutt’altro che semplice. Soprannominati “Radunai” e capeggiati dall’intraprendente e coraggioso Thomas, sono i giovani ragazzi protagonisti di questo sequel, diretto da Wes Ball.

Il film ci introduce da subito nella vicenda passata, tramite dei flashback che ci fanno ripercorrere brevemente i ricordi del protagonista Thomas: dall’affidamento all’associazione WCKD al momento in cui veniva fatto prigioniero nel labirinto. Da qui in avanti comincia il secondo capitolo della saga: i Radurai sono catapultati in una realtà pseudo-militare, capeggiata da Janson, un personaggio che da subito fa presagire qualcosa di oscuro e segreto.

Luoghi, atteggiamenti e situazioni non rappresentano certo una novità nel panorama del cinema fantasy, e sembrano riprendere in parte anche l’opera distopica Divergent. La continua sete di risposte dei Radurai sopravvissuti è il vero motore della vicenda: i ragazzi continuano a essere liberati e poi di nuovo imprigionati da organizzazioni che vogliono qualcosa da loro: cosa verrà rivelato solo verso la fine del film.

'Maze Runner - La fuga': la recensione

Un continuo alone di mistero ricopre la trama e la appesantisce: il copione è simile a quello del primo film, in quanto i ragazzi continuano a correre e a scappare attraverso porte che si stanno per chiudere e nemici che cercano di acciuffarli.

L’unica differenza è che questo film presenta uno scenario maggiormente apocalittico rispetto al primo capitolo, introducendo gli Spaccati, esseri umani trasformati in zombie da un virus del quale proprio i Radurai potrebbero esserne la cura.

Per avere le risposte che cercano, il gruppo deve attraversare la Zona Bruciata, un territorio desertificato e danneggiato dalla precedente eruzione solare, sul quale sopravvive una città in macerie: nulla di nuovo anche qui, in quanto il paesaggio è simile a quello presentato in Io sono Leggenda.

'Maze Runner - La fuga': la recensione

La tragediaIl dramma vissuto dai protagonisti è ben espresso in una sequenza: un amico, Winston, è stato infettato da uno zombie e decide di togliersi la vita. La macchina da presa utilizza la tecnica del campo lungo seguendo i ragazzi in fila indiana mentre si allontanano, quando fuori campo si sente il rumore di uno sparo, segno che Winston si è tolto la vita. La macchina da presa rimane fissa sul campo lungo e riprende i ragazzi che, contemporaneamente, si fermano al suono dello sparo, uniti dolorosamente nel silenzio assordante che ne segue.

'Maze Runner - La fuga': qualche lampo in un mare di noia
In conclusione, nonostante il primo capitolo della saga si fosse presentato in maniera intrigante e diversa da molti altri film, Maze Runner – La fuga vanificato tutto il lavoro fatto in precedenza: poche le scene veramente avvincenti e interessanti, molte quelle noiose e monotone.

Nonostante questo, il protagonista Thomas rappresenta la luce in un mondo di tenebre, rispecchiando l’eroe ideale: grande leader e coraggioso giovane che pone la salvezza dei suoi amici prima della sua.

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