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Avviso pubblico del Mibact viene pubblicato in coincidenza con l’iniziativa Notti al Museo’. Si cercavano artisti per iniziative culturali, a titolo gratuito e con spese a carico. Il bando pubblicato dal Ministero presieduto da Dario Franceschini muoveva da presupposti validi e sani. Lo scopo, infatti, era “promuovere la creatività italiana in alcuni dei luoghi della cultura statali più significativi, contribuendo, altresì, a potenziare l’offerta in occasione delle aperture notturne e ad attrarre, di conseguenza, un numero più ampio di visitatori attraverso altre espressioni d’arte“.

Lo scopo era incrementare le visite a musei, pinacoteche e monumenti, estendendo l’apertura delle sedi alle ore serali (dalle 20 alle 22), variegando l’offerta con iniziative artistiche a corredo delle visite museali.
Un’iniziativa promossa al fine di valorizzare oltre 3.400 musei, circa 2.100 aree e parchi archeologici e 43 siti Unesco, ma pensata senza tenere conto delle necessità di coloro che dovrebbero costituire la forza lavoro chiamata a tenere in vita l’iniziativa stessa.

Parliamo al passato perché il bando adesso è stato ritirato. Dopo la diffusione in rete del bando in oggetto, sul profilo Facebook di Michele Spellucci, violoncellista, era apparsa una lettera di replica ai punti esplicitati nel bando. Da Facebook la lettera è rimbalzata in rete, diventando virale di blog in blog. La protesta del singolo, amplificata dalle condivisioni del web, ha prodotto il suo effetto, dato che il bando è stato cancellato dal sito del Ministero (il link da cui si poteva accedere al bando non è più attivo).

Il bando “offriva lavoro”, ma lo faceva gratis e con spese a carico dell’interessato. Scontata la reazione degli artisti, indifferenti e, anzi, disturbati verso una “chiamata a raccolta” dal sapore amaro. Dopo il retro-front del Mibact, del bando non resta più nulla. Seguiranno nuove misure che terranno in considerazione le richieste avanzate da Spellucci?

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