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Omar Sharif, l’attore egiziano interprete di numerosi film tra cui “Il dottor Zivago” e “Lawrence d’Arabia“, si è spento oggi all’età di 83 anni dopo un attacco di cuore in un ospedale di Il Cairo. Sembra che i ricordi in cui era vissuto fino a pochi anni fa lo avessero lasciato già da maggio di quest’anno, quando gli era stato diagnosticato il morbo di Alzheimer. Ma oggi, nel giorno della sua scomparsa, è impossibile dimenticare le sue straordinarie interpretazioni e i prestigiosi riconoscimenti ricevuti.

Nato nel lontano 10 aprile 1932 ad Alessandria d’Egitto, Omar Sharif è stato sempre ricordato come Yuri Zivago, un coraggioso e sensibili dottore negli anni della rivoluzione russa. A partire da questo primo successo, Omar Sharif sul grande schermo ha sempre vestito i panni dell’irresistibile rubacuori. Nel film “Lawrence d’Arabia“, invece, interpretava un coraggioso sceicco al fianco di Peter O’Toole. Per i due film appena citati, aveva portato a casa due Golden Globe e una nomination come attore non protagonista.

Set hollywoodiani e set egiziani, dunque, facevano a gara per accaparrarselo: Omar Sharif è stato, infatti, uno degli attori più amati degli anni Cinquanta e Sessanta. Gli episodi spiacevoli, però, non sono rimasti fuori dalla sua vita ed ha dovuto affrontare diverse difficoltà, in primis quelle derivanti dalla sua conversione al cristianesimo e dalla sua passione per il tavolo da gioco.

Nonostante il passare degli anni, Omar Sharif continuava ad essere un attore ricercato e piovevano per lui ruoli in fiction egiziane e non. Al 2003 risale l’ultimo riconoscimento alla sua immensa carriera: il Leone d’oro alla carriera al Festival del Cinema di Venezia. “La mia fama di rubacuori è usurpata. Le donne erano più interessate ai miei personaggi che a me“: dalle sue parole si evince che fosse consapevole del suo talento quanto del suo fascino.

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