Un tribunale della California ha stabilito come Apple dovrà pagare 145,1 milioni di dollari a causa della violazione di due brevetti. Una cifra esorbitante che vede la mela accusata di aver violato consapevolmente due brevetti per i suoi dispositivi.
La notizia arriva da WiLan, azienda specializzata proprio nella concessione di licenze e brevetti, che spiega inoltre come la pietra dello scandalo siano le tecnologie usate dal colosso dell’hardware per le connessioni wireless utilizzate dai dispositivi iPhone.
Il verdetto è stato pronunciato lo scorso mercoledì, i dispositivi responsabili della violazione sarebbero iPhone 6, 6s e 7; prodotti che hanno ottenuto un enorme successo e un numero di vendite altissimo, amplificando oltremisura la multa subita.
Apple, dal canto suo annuncia di voler ricorrere in appello per tentare una riduzione o addirittura l’annullamento della
Apple ha reso noto che intende ricorrere in appello.
Non è la prima volta che Apple si trova in questa situazione, era già accaduto nel 2013 dove l’azienda era però uscita pulita dalla vicenda.
Una multa di questo calibro non andrebbe a danneggiare troppo la compagnia che si avvicina al valore di 1000 miliardi. Di sicuro però il danno arrecato sia sotto il punto di vista economico oltre che sotto quello dell’immagine, non è cosa gradita da parte di una delle poche aziende del settore che superava indenne la crisi che stanno vivendo i grandi nomi della Sylicon Valley.
Rimane quindi da vedere se i giudici finiranno per dare ragione a Apple e scagionarla all’ultimo minuto. Molto più probabile è una riduzione della multa, senza però dimenticare come sia già accaduto ce, chiedendo una multa più leggera questa sia addirittura aumentata di fronte a nuove violazioni e superiori introiti scoperti.
Dall’alto dei suoi mille miliardi, l’azienda della mela morsicata potrà ammortizzare il colpo, sperando ovviamente che le vendite dei prossimi mesi mantengano la tendenza positiva attuale.