Il 28 aprile di settant’anni fa esalava l’ultimo respiro uno dei protagonisti del conflitto che sconvolse il mondo. Le sue azioni ce le racconta la Storia con le lacrime agli occhi. Ce le raccontano i testimoni dei più atroci crimini attraverso l’inchiostro o davanti ad una cinepresa. La redazione di Blog di Cultura ha selezionato i cinque migliori film su Benito Mussolini. Un uomo che, nel bene e soprattutto nel male, non possiamo permetterci di dimenticare perché ricordare il passato può permettere di costruire un futuro diverso e migliore.
MUSSOLINI ULTIMO ATTO (1974), di CARLO LIZZANI
Dante scriveva che non c’è “nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria”. Lo sa bene il Mussolini protagonista di questo film, un uomo in fuga che sente la terra sgretolarsi sotto i piedi. Lizzani si focalizza sulle ultime ore del dittatore, che troviamo impegnato in un angosciato bilancio della sua vita. Ormai non è che un’ombra del duce che era. I sogni di gloria e l’esaltazione sono confinati nei suoi ricordi, che ritornano continuamente in forma di flashback. La guerra sta per giungere al suo termine e così anche la sua vita.
IL DELITTO MATTEOTTI (1973), di FLORESTANO VANCINI
Giacomo Matteotti fu assassinato il 10 giugno 1924, pochi giorni dopo aver contestato alla Camera dei Deputati la validità delle elezioni politiche tenutesi nell’aprile precedente, in cui il Partito Nazionale Fascista aveva ottenuto la maggioranza, e aver espresso le sue preoccupazioni in merito al Governo Mussolini. Il film di Vancini comincia proprio con il discorso che costò la vita al deputato socialista e prosegue con le indagini che seguirono il suo assassinio. Cerchiamo di dipanare gli intricati fili della vicenda insieme ad un giudice onesto, messo alla prova da intimidazioni e depistaggi.
Vancini ci mostra l’ascesa del fascismo e il progressivo aumentare della sua capacità di annientare personaggi scomodi e rivali politici, tutto nel più assoluto rispetto per la realtà storica.
IO E IL DUCE (1985), di ALBERTO NEGRIN
Negrin mette in scena i rapporti, mai facili, tra Mussolini e Galeazzo Ciano, suo genero, che tentò di far cadere il suo governo.
È la dimensione umana ad essere privilegiata nel racconto di una storia d’amore incredibile ma vera, sbocciata negli ultimi anni del regime, durante la più sanguinaria delle guerre. In quello che doveva essere un matrimonio combinato nasce un legame profondo e sincero. L’amore tra Edda Mussolini e Galeazzo Ciano, interpretato da Anthony Hopkins, è tanto forte da spezzare i legami familiari di lei e da superare ogni difficoltà senza affievolirsi mai, nemmeno di fronte alla morte.
VINCERE (2009), di MARCO BELLOCCHIO
Bellocchio svela sul grande schermo lo scandaloso segreto del duce: Albino Mussolini. Il figlio prima riconosciuto e poi allontanato dello spregiudicato dittatore.
Il regista disotterra una storia mai raccontata dalla storiografia ufficiale, la storia di una donna sedotta e abbandonata. Ida Dalser vede in Mussolini un eroe, crede fortemente nelle sue idee ed è disposta ad investire tutti i suoi averi per vederle realizzate. Ma la sua cieca fiducia non sarà ben ricompensata.
UN TÈ CON MUSSOLINI (1999), di FRANCO ZEFFIRELLI
Ambientato a Firenze il film racconta di un gruppo di signore inglese, amanti dell’arte e della cultura italiana. Tra loro c’è anche Mary Wallace che adotta Luca, figlio illegittimo di un mercante di stoffe e di una sarta. Le donne simpatizzano per Mussolini e la sua politica ma cambieranno idea una volta confinate a San Gimignano perché considerate spie a causa della loro nazionalità.
[Photo Credits: www.moviemail.com, www.wikipedia.it, Istituto Luce, www.graziaepaolo.it]