Secondo alcune indiscrezioni trapelate in questi giorni, Natalie Portman potrebbe firmare un contratto che la legherà ai cinecomic DC, in particolare a “Wonder Woman“, allontanandosi, di conseguenza, dall’universo Marvel, in cui interpreta(va) Jane Foster, amante di Thor.
Natalie Portman avrebbe deciso di cambiare squadra soprattutto grazie a Patty Jenkins, la regista donna che dirigerà “Wonder Woman“, in uscita nel 2017. La regista statunitense, a ben ricordare, già avrebbe dovuto, in passato, dirigere Natalie, proprio in Thor 2; a causa di “divergenze creative“, tuttavia, venne silurata dalla Marvel e, al suo posto, venne scelto Alan Taylor.
Questa esclusione non fece altro che aumentare i malumori della stessa Natalie e, ai danni della Marvel, le accuse di “sessismo” intorno ai cinecomic (motivo che ha spinto all’introduzione di Scarlet Witch e maggiore importanza a Vedova Nera).
Errore che la DC non vuole replicare e, per questo, oltre che introdurre fin da subito la figura di Wonder Woman, ha affidato le redini della direzione a una regista donna.
Ciò nonostante, il contratto di Natalie la legherebbe ai cinecomic Marvel almeno per un altro film: “Thor: Ragnarok“.
Di questo terzo capitolo si conosce ancora troppo poco, ma il fatto che la figura di Jane Foster non venga più introdotta, se non con qualche piccola battuta in “Avengers: Age Of Ultron”, potrebbe facilitare quest’abbandono e, quindi, il passaggio di Natalie alla Warner Bros/Dc.
Se così fosse, Natalie si aggiungerebbe ad una folta schiera di abbandoni, come Edward Norton, Terrence Howard, Mickey Rourke, Hugo Weaving, non troppo felici del trattamento riservato da Marvel