Antonella Clerici senza programmi in Rai anche questa stagione.
“Non sono andata alla presentazione dei palinsesti perché non avevo nulla da presentare“.
Dopo l’addio alla prova del cuoco, la Clerici si ritrova senza programmi, tagliata fuori dalla stagione televisiva nonostante il contratto esclusivo.
“Questo non significa però che non lavorerò. Ho un contratto, sono una professionista eclettica, in grado di spaziare dal calcio alla cucina, dall’intrattenimento ai programmi di attualità, e in Rai si sa che il pubblico mi ama e mi apprezza. Fabrizio Salini, l’amministratore delegato, è molto attento ai conti, sono sicura che questa situazione di mia apparente incertezza professionale si risolverà presto in un modo o nell’altro”, spiega.
Eppure non si spiega la decisione di tenerla fuori, soprattutto di fronte all’amore che il pubblico prova per lei e alla superiorità nella conduzione rispetto alla media della scuderia Rai.
La Clerici sarà pagata anche quest’anno, sembra però follia che la direzione non sia riuscita a trovare un ruolo per un personaggio così quotato.
“Una volta avrei creato magari una polemica, ora sono attendista. So che mi aspettano cose belle. Lo sento. Penso che al di là della politica esista solo una regola che sopravvive nel tempo: saper fare il proprio lavoro. Io so di saperlo fare. Poi il pubblico è sovrano, la gente a casa decide. Quando aspettavo Maelle venni estromessa dalla Prova del cuoco e il pubblico insorse… Quindi non credo che resterò a casa a non far niente. Io sono una fucina di idee e di proposte”.
Non si esclude il passaggio a Mediaset dopo la delusione di Rai.
“A me piacciono i progetti. E se penso ad Amici o a C’è posta per te, non posso che fare i complimenti alla tv commerciale. E poi adorerei il bancone di Striscia la notizia perché io non lavoro in tv: mi diverto in tv! E lì so che mi divertirei da pazza… Io ho un limite enorme. Una fragilità dirompente: devo sentirmi amata, e questo vale per tutto. Affetti come lavoro. Se non mi sento amata, vado altrove, ricomincio da capo, non mi accontento“.