CONDIVIDI
hacker su facebook

Sembra che non ci sia tregua per Facebook che dopo un crollo in borsa, un incredibile perdita di utenti e vari scandali si ritrova nel mirino degli hacker che questa volta hanno fatto un colpo grosso.

Ben 90 milioni di account, e forse molti di più, sono stati infatti violati sfruttando alcune vulnerabilità del social network. Le falle del sistema si nascondevano nella funzione visualizza come, che consente a un utente di vedere il suo profilo dall’esterno, assieme alla nuova versione di caricamento video e a un Token di accesso auto-generato.

“La combinazione di questi tre bug è diventata una vulnerabilità – spiegano gli esperti su ANSA- gli aggressori sono quindi stati in grado di passare da un singolo token di accesso ad altri account, eseguendo le stesse azioni e ottenendo ulteriori token di accesso”.

“Per proteggere gli account delle persone, abbiamo risolto la vulnerabilità – parla così Facebook nel suo comunicato -. Abbiamo anche reimpostato i token di accesso dei quasi 50 milioni di account che sappiamo essere interessati e abbiamo anche preso il provvedimento cautelativo di reimpostare i token di accesso per altri 40 milioni di account che hanno usato la funzione Visualizza come nell’ultimo anno. Infine, abbiamo temporaneamente disattivato questa funzione mentre stiamo eseguendo un’analisi approfondita della sicurezza”.

Un duro colpo per l’immagine di Facebook che ancora una volta dimostra non solo di gestire in modo non troppo trasparente i dati degli utenti, ma addirittura di essere incapace di proteggerli. La situazione potrebbe avere risvolti drammatici sull’apertura delle borse di lunedì.

Al momento non è chiaro quali dati siano stati rubati, di sicuro però è il caso di cambiare la password del proprio account, e modificare un po’ tutte le password che utilizziamo se quella di Facebook è sfruttata anche da altri servizi.

La sicurezza digitale non è mai stata così fragile, proprio oggi che entriamo nell’era dell’informatizzazione totale, ed ecco che le preoccupazioni e i primi grandi quesiti sulla direzione presa dal web iniziano a farsi sentire con insistenza.

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

1 × 5 =