Quasi un mese dopo il mondiale brasiliano, è già tempo di calcio d’agosto: fra competizioni amichevoli e primi trofei ufficiali, la stagione calcistica 2014-2015 è sui blocchi di partenza. Un anno sempre insieme al calcio, dunque. Come quello che hanno trascorso i più giovani, che su Boing hanno continuato a seguire la prima edizione del cartone per antonomasia sullo sport più popolare del mondo, quell’Holly e Benji che ha fatto sognare due intere generazioni.
Non c’è solo Holly e Benji, però, nella storia degli anime calcistici: andiamole a (ri)scoprire le sette serie animate da rivedere incentrate sulla palla che rotola.
E se nutrite dei (legittimi) dubbi sul realismo di Holly e Benji, dando un’occhiata ad un episodio dei seguenti titoli, inizierete a rivalutare l’anime basato sul manga di Yoichi Takahashi.
Arrivano i Superboys
Perchè Holly e Benji non è mica il principio di tutto. A fine anni ’60, la moda-spokon travolge il Giappone: nascono in successione manga e anime ispirati agli sport. Da Tommy, la stella dei Giants a L’uomo Tigre, fino a Rocky Joe. Dallo stesso autore dello spokon basato sul pugile, ecco Arrivano i Superboys. Concepito nel ’70, da noi arriva nell’82: su alcuni canali privati era trasmesso col titolo Soccer Boy e Goal. É a tutti gli effetti il pioniere degli anime/cartoni animati sul mondo del calcio.
Palla al centro per Rudy
Il cugino povero di Holly e Benji: Rudy arriva in Italia nell’88, sulla scia del successo di Capitan Tsubasa. Per sfruttare la Holly-mania, l’edizione italiana ha inserito degli inesistenti legami col manga di Takahashi, citando la scuola Saint Francis (quella di Benji Price) come la provenienza di Rudy.
Forza, campioni
Vera e propria meteora di metà anni ’90. Creato nel ’92 e giunto da noi due anni dopo, Ashita he Free Kick subisce la consueta occidentalizzazione dei nomi dei protagonisti: da Takeshi a Nick, da Nozomu a Roberto.
A tutto goal
Alzi la mano che se ne ricorda. Pur ambientato in Italia, Moero! Top striker, produzione franco-giapponese, passò ad inizio anni ’90 totalmente sottotraccia.
Alé alé alé o-o
Forse lo spokon sul calcio più conosciuto, insieme a Rudy, degli anni ’90. Prodotto dalla Toei (Slam Dunk), oltre alla sigla e all’imbarazzante titolo italiano (che deriva dall’originale Aoki densetsu – Shūto!), di Ale Ale o-o si ricorda la morte-shock di uno dei protagonisti, Kubo, avvenuta negli episodi iniziali.
La squadra del cuore
Riecco Yoichi Takahashi, il creatore di Holly e Benji: i tratti di Hungry Hearts ricordano infatti quelli di Captain Tsubasa – Road to 2002, l’ultima edizione dello spokon nato ad inizio anni ’80, arrivata in Italia come Holly e Benji forever. La squadra del cuore, che non ripetè affatto il successo del suo antesignano, venne trasmesso da noi nel 2003 su Italia 1 e poi, anni dopo, su Hiro.
Inazuma Eleven
Qui siamo in presenza di un prodotto senza mezze misure, in cui calcio e fantascienza si uniscono per dar vita ad una sorta di evoluzione di Galactik Football. D’altronde Inazuma Eleven nasce come videogame per Nintendo nel 2008.