Novità da Inail che, nella Circolare n. 33 dell’8 agosto 2018 comunica la rivalutazione dell’importo mensile dell’Assegno di incollocabilità a partire dal 1° luglio 2018.
Una variazione importante che sta mettendo in allerta moltissimi risparmiatori e P.Iva italiane.
Nel particolare la circolare afferma che: “[…] L’importo mensile dell’assegno di incollocabilità è rivalutato, con decorrenza dal 1° luglio 2018, nella misura di Euro 259,21, determinato sulla base della variazione percentuale registrata dall’Istat dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati intervenuta tra il 2016 e il 2017, pari a 1,10%. Alle operazioni di conguaglio provvederà direttamente la Direzione centrale per l’organizzazione digitale con il pagamento del rateo di ottobre 2018.”
L’assegno in questione è una prestazione economica, erogata dall’ente INAIL nel caso di invalidi e persone con malattia professionale che usufruiscono della rendita INAIL trovandosi nell’impossibilità di fruire dell’assunzione obbligatoria. Si tratta quindi del famoso assegno di invalidità, spesso bassissimo e incapace di coprire le spese necessarie per vivere da parte degli invalidi.
I requisiti per l’assegno di invalidità attuale, sono i seguenti: avere un’età che non supero i 65 anni. Un grado di inabilità non inferiore al 34%, riconosciuto naturalmente da INAIL sulla base delle tabelle dell’ente, e per infortuni sul lavoro denunciati entro il 31 dicembre 2006.
Il danno di menomazione dell’integrità psicofisica/danno biologico, deve essere poi superiore al 20%, sempre secondo le tabelle dell’ente. Questo per gli infortuni denunciati dal gennaio 2007.
L’importo viene pagato ogni mese, assieme alla rendita e viene rivalutato ogni anno, questo in base alle variazioni di ISTAT e prezzi di consumo. Le ultime variazioni descrivono quindi l’attuale assegno di invalidità e la relativa rendita.
Per ottenere il diritto a ricevere questo assegno, naturalmente di fronte a una situazione come quella descritta nei punti precedenti, è necessario fare domanda con gli appositi moduli presso la sede INAIL di appartenenza. Non è escluso inoltre che, con l’arrivo del nuovo governo, possano verificarsi delle variazioni su percentuali e importo.