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Ambasciatrice della bellezza italiana nel mondo, icona di stile, classe ed eleganza, Ornella Muti rappresenta un’eccellenza del mondo della settima arte nostrana, capace di diventare, grazie alle sue straordinarie qualità artistiche, modello ineguagliabile  di professionalità e talento. Per la potenza emotiva e la profonda sensibilità delle sue indimenticabili interpretazioni, la poliedrica attrice romana è stata omaggiata nel corso dell’ultima edizione de “Le giornate del cinema della Basilicata – Premio Maratea 2017” dove, con la disponibilità che l’ha sempre contraddistinta ha tratto un bilancio del suo percorso umano e professionale.
E intervistata durante la premiazione, ricordandole con quanti registi importanti lei abbia lavorato, le viene chiesto se è più legata a un film in particolare. Ma l’attrice romana risponde: “Confesso che preferisco non rivedermi nei miei film, è qualcosa che evito accuratamente. Però ho tanti ricordi, dal momento che ho cominciato a recitare da giovanissima, e così penso a Ugo Tognazzi e a un regista come Mario Monicelli. In questo momento, però, mi piacerebbe ricordare Paolo Villaggio: una persona meravigliosa, un uomo molto intelligente, ironico e spiritoso. Non è un caso che quelli che hanno lavorato insieme con lui, me compresa, ne parlino bene”.
Ha lavorato in un cameo nel film “To Rome with love”, diretto da Woody Allen: “È sempre stato un mio grande desiderio – dice lei – incontrare Woody Allen, ho amato tantissimo la modernità del suo stile di regia e i suoi film, per cui, anche se si è trattato di un piccolissimo cameo, è un ricordo che resterà per sempre nel cuore”.
E se dovesse lavorare con qualche attore di oggi rivela: “Sono tante le persone con cui vorrei collaborare. Nel nostro mestiere l’importante è trovare l’alchimia con chi condivide il tuo percorso. Nel cinema ci devono essere il cuore e l’anima, se mancano diventa tutto più difficile per chiunque”.

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