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Discorsi impegnati quelli di questa notte alla serata degli Oscar 2015; dopo una appassionata Patricia Arquette che rivendica pari diritti per le donne, è la volta dello sceneggiatore di ‘The Imitation Game’, Graham Moore, premiato con la statuetta per la Miglior Sceneggiatura.

Si è trattato di uno dei discorsi più toccanti dell’87esima edizione degli Oscar poiché oltre a parlare del suo film, ha raccontato una parte difficile della sua vita, della sua adolescenza da “ragazzo diverso”. Racconta infatti Moore: “Quando avevo 16 anni ho cercato di uccidermi perché mi sentivo strano, mi sentivo diverso, mi sentivo di non appartenere a questo mondo”, ha spiegato, visibilmente emozionato, “vorrei che questo momento fosse per quel ragazzo là fuori che si sente strano, o diverso. Puoi farcela. Prometti a te stesso di farcela. Fallo. Rimani strano. Rimani diverso”.

Una grande riflessione è andata però al protagonista del suo film, il matematico Alan Turing, di cui parla così: “Sono ossessionato dalla sua storia da quando ero un adolescente. È sempre stato un eroe per me. Era il ragazzo più intelligente in qualsiasi stanza entrasse. Ed era un uomo gay”.

Il discorso completo alla cerimonia degli Oscar 2015
http://www.youtube.com/watch?v=ukhLHK608PA

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