Per i giornali il binomio Oscar – Leonardo DiCaprio era diventata una sorta di ossessione, un premio più volte meritato ma sempre sfuggito, a volte per la sfortuna di aver incontrato “rivali” imbattibili altre per una sorta di diffidenza da parte dell’Academy.
Candidato per ben cinque volte, il bravo Leo nelle quattro precedenti era rimasto scottato nonostante fosse dato quasi sempre come favorito. Una carriera eccezionale, interpretazioni che resteranno nella storia del cinema, ma un riconoscimento che sembrava sfuggirgli ogni volta inspiegabilmente. L’ironia del web e dei social network ci aveva ricamato sù nelle lunghe settimane di attesa, da chi lo vedeva come disperato alla rincorsa della statuetta (a tal proposito è stato ideato anche un divertentissimo videogioco), a chi invece scherzava sul fatto che alla fine la sua vita fosse più che splendida anche senza un Oscar.
D’altronde l’interpretazione, comunque molto intensa, in The Revenant di Inarritu, probabilmente non è nemmeno tra le sue migliori, ma questa era la sua grande annata e l’accoppiata con il regista messicano è risultata vincente.
Dopo tanto tempo finalmente Leonardo DiCaprio può vantarsi di essere il “miglior attore protagonista” di questa annata cinematografica, superando, tra le altre, la comunque pericolosa concorrenza di Redmayne, vincitore della scorsa edizione. Non si potrà più ironizzare su Leo che vince l’Oscar, ma forse non era un problema di come ma semplicemente di quando questo sarebbe accaduto. E chissà che l’anno prossimo con la straordinaria interpretazione in “Una stanza piena di gente” nel ruolo di Billy Milligan, criminale in cui convivono ben 24 personalità diverse, non riesca a ripetersi e a vincere ancora.