C’è chi lo prepara da piccolo e chi, invece, preferisce lasciare spazio all’improvvisazione. Tutti i candidati ne hanno in tasca uno in barba ad ogni scaramanzia. E pressappoco cominciano tutti così: “Vorrei ringraziare….”. E giù una lista infinita di nomi a cui esprimere gratitudine per essere arrivati a stringere tra le mani quella statuetta. Qualcuno l’acceptance speech, il discorso di accettazione dell’Oscar, se lo fa scrivere da un ghost writer specializzato, altri invece in preda all’emozione finiscono per andare a braccio, come viene viene, cercando però di essere comunque originali. Perché ogni attore di Hollywood sa che quei trenta secondi scarsi, se ben gestiti, possono passare alla storia più della statuetta. Da quello più breve (di Alfred Hitchcock, un semplice “Grazie”) al più spassoso (l’indimenticabile show di Benigni), passando per qualche gaffe e qualche polemica. Mentre ci avviciniamo alla 87esima edizione degli Academy Awards, ecco i discorsi più memorabili e iconici di tutti i tempi.
Cuba Gooding, Jr, 1997
Gioia incontenibile per l’attore che finì per gridare ben 13 volte “I love you”, rivolgendosi alla moglie, alla famiglia, a Dio e a Tom Cruise. La parte migliore però fu la sua premessa: “Potete interrompermi, non mi arrabbierò!”. Ma quando l’orchestra attaccò a suonare lui imperterrito andò avanti con la sua infinita lista di ringraziamenti – Migliore attore non protagonist per Jerry Maguire.
Halle Berry, 2000
Quando sale sul palco è talmente scioccata che le serve un po’ di tempo per ritornare in sé. Ma poi dice: “Questo momento è più grande di me. È per ogni donna di colore, senza nome, senza volto, che adesso hanno una chance, ora che questa porta si è aperta.” Una dedica a chi verrà dopo di lei, prima afro-americana a vincere come protagonista – Migliore attrice protagonista per Monster’s Ball
Tom Hanks, 1995
Clamorosa la gaffe che fa Tom Hanks nel ricevere l’Oscar. Tra i vari ringraziamenti, non ci pensa due volte, e cita, tra gli altri, due suoi ex compagni di classe gay. Peccato che uno di loro non aveva fatto ancora il coming out. L’episodio servirà ad ispirare Frank Ozon per In & Out – Migliore attore protahonista per Philadelphia
Robin Williams, 1998
“Più di tutti, vorrei ringraziare mio padre, lassù, colui che quando gli dissi che volevo fare l’attore, mi rispose: ‘Stupendo, ma pensa a una professione di riserva, come il saldatore’” – Migliore attore non protagonista per Good Will Hunting.
Julia Roberts, 2000
“[Rivolta al direttore d’orchestra, Bill Conti:] Signore, sta facendo un ottimo lavoro, ma è veramente veloce con quella bacchetta, quindi, perché non si siede un po’. Perché io potrei non essere mai più qui.” Comincia così il suo interminabile discorso durato ben 4 minuti – Migliore attrice per Erin Brockovich.
Roberto Benigni, 1999
Dopo la passeggiata sulle teste dei presenti per andare a ritirare l’Oscar al miglior film straniero, Roberto Benigni chiamato sul palco dall’urlo indimenticabile di Sophia Loren, ringrazia proprio la Sophia nazionale chiedendo di fare a cambio con la statuetta: “Grazie Sophia! Lascio qui l’Oscar ma voglio te!”. Poco dopo Benigni sale di nuovo sul palco scusandosi per aver “già usato tutto il mio inglese”. E poi lo show finale, rivolgendosi in diretta mondiale alla platea, dice: “Vorrei fare l’amore con tutti voi” – Migliore attore protagonista per La Vita è bella.
Ben Affleck, 2013
Discorso insolito, ma ispirato, quello di Ben Affleck, premiato con il suo second Oscar della carriera: “Può sembrare un discorso poco adatto a una serata di festa, ma a mio avviso ricordare che Hollywood non è solo felicità, e può anche far male, non guasta […]. Non riuscivo a trovare lavoro […]. Non importa come sei caduto, può succede, l’importante è rialzarsi” – Miglior film per Argo.
Adrien Brody, 2003
“Scommetto che non ti avevano detto che ci fosse anche questo nel pacco dono!” – dopo aver baciato a sorpresa, e con grande passione, la presentatrice Halle Berry – Migliore attore per Il Pianista
Heath Ledger, 2009
I genitori e la sorella salgono sul palco a ritirare l’oscar postumo assegnatogli come migliore attore non protagonista per il ruolo del Joker in Il cavaliere oscuro: “Vogliamo ringraziare l’Academy per aver riconosciuto il lavoro incredibile di nostro figlio”.
Martin Scorsese, 2007
“Potete ricontrollare la busta?”, chiede un incredulo Martin Scorsese stringendo tra le mani una statuetta desiderata da una vita – Migliore regia per The Departed
Anna Paquin, 1994
Grande sorpresa e incredulità per l’attrice dodicenne, che commossa e visibilmente in confusione dopo aver ricevuto l’Oscar dalle mani di Gene Hackman. Il discorso più tenero della storia – Migliore attrice non protagonista per Lezioni di Piano.
Christopher Plummer, 2012
“Hai soltanto due anni più di me, cara….Dove sei stata per tutta la mia vita?”, rivolto alla sua statuetta. E chiusura commossa con un pizzico di romanticismo, dedicata alla moglie Elaine: “Merita il Nobel per la Pace, per avermi aiutato ogni giorno della mia vita.” – Miglior attore non protagonista per Beginners. A 82 anni, è l’attore più vecchio ad aver vinto un Oscar.
Marlon Brando, 1973
“Marlon Brando mi ha chiesto di comunicarvi che non può accettare questo premio. La ragione è il modo in cui gli Indiani d’America sono trattati dall’industria cinematografica e televisiva.” Brando non salì sul palco a ritirare l’Oscar. Al suo posto ci mandò la nativa americana Sacheen Littlefeather, alias Maria Cruz – Migliore attore protagonista per Il Padrino.
Meryl Streep, 2012
“Quando avete chiamato il mio nome, ho sentito mezza America dire ‘oh no, perché, lei, di nuovo?’…Ma chissenefrega!”. Esordisce così la “veterana” Streep alla sua terza statuetta della carriera – Migliore attrice per The Iron Lady.