Dopo la svolta mistica, i pellegrinaggi a Medjugorje, le preghiere e l’incontro con Papa Francesco, Paolo Brosio sembra tornato alla ribalta del mondo tv, interessato forse e ritornare in quell’ambiente che l’ha visto nascere come personaggio pubblico:
“Preferirei esser già lì, l’attesa ti stressa, devi pensare a mille cose. Io sono abituato a viaggiare da una vita, ogni volta che parto mi dimentico qualcosa. Lì poi non è che puoi dire mi son dimenticato una medicina vado un attimo in farmacia e compro due cose. Sicuramente sarà un’emozione forte, fu emozionante anche fare l’inviato nell’edizione del 2006, la prima in Honduras dopo quella di Santo Domingo”, racconta Brosio.
In realtà dietro alla sua partecipazione televisiva c’è una motivazione più nobile e più importante:
“Son tre anni che cerco di realizzare con ‘mattone del cuore’ il primo pronto soccorso di Medjugorje. Per tutte le etnie e tutte le religioni. A parole è tutto facile, nei fatti servono soldi. Abbiamo già messo da parte 190.000 euro, ma per fare un pronto soccorso in Bosnia ci vogliono almeno 750.000 euro e poi lo devi allestire. L’Isola può diventare un’occasione in due sensi. Primo perché romperò le scatole a tutti con questo progetto. Ne parlerò spesso, davanti a milioni di italiani. E poi se accadrà un miracolo, per intercessione di San Giuseppe che commuove il cuore di suo figlio Gesù, e arriverò in finale, ci sarà un premio extracontratto di 100.000 euro che io vorrei donare a questa finalità. E un piccolo contributo lo vorrei dare anche, insieme alla Fondazione Carnevale di Viareggio, alle donne in difficoltà di Ponte Morandi, della Stazione di Viareggio e dell’alluvione di Livorno”, spiega.
Brosio non mancherà di pregare nonostante la trasmissione: