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paperino nazista

Der Fuehrer’s Face è un cortometraggio del 1943 diretto da Jack Kinney. Tema del film animazione è la propaganda interpretata dal famosissimo Donald Duck, prodotto dalla Walt Disney Productions e uscito negli Stati Uniti nel gennaio dello stesso anno, distribuito dalla RKO Radio Pictures. Il simpatico Paperino sogna di fare un incubo nel quale lavora in una fabbrica nella Germania nazista, esempio di propaganda americana durante la seconda guerra mondiale.

Il film, il cui titolo iniziale era Donald Duck in Nutzi Land, venne scritto da Joe Grant e Dick Huemer con musica originale di Oliver Wallace. Der Fuehrer’s Face vinse l’Oscar per il miglior cortometraggio animato ai Premi Oscar 1943. Nonostante l’importante messaggio che rappresentava, quello che catturò l’attenzione e l’interesse generale non fu di certo la natura propagandistica del corto ma la rappresentazione di Paperino come un nazista. La Disney non permise la circolazione del del corto dopo la sua uscita originale. La prima versione home-video arrivò nel 2004 con la pubblicazione della raccolta DVD Walt Disney Treasures: Semplicemente Paperino – Vol. 2.

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Der Fuehrer’s Face è uno dei corti che rimase inedito in Italia perché il film animato venne eliminato dai DVD pubblicati in Giappone, Francia, Italia e Germania a causa della propaganda di guerra contro di loro, nazioni ai tempi del conflitto mondiale nemiche degli Usa. Il corto rimane quindi inedito in Italia.

La trama di Paperino nazista racconta di una oom-pah band tedesca composta dai leader dell’Asse Tōjō al sousafono, Göring all’ottavino, Goebbels al trombone, Mussolini alla grancassa e un uomo senza nome al rullante marciano attraverso una piccola città tedesca, dove tutto, anche le nuvole e gli alberi, è a forma di svastica, cantando le virtù della dottrina nazista.

Paperino raffigura probabilmente Hitler e al suo arrivo in fabbrica inizia le sue 48 ore di turno giornaliero di avvitamento tappi su granate in una catena di montaggio. Mescolati con le granate ci sono dei ritratti del Führer, quindi Paperino deve eseguire il saluto nazista ogni volta che appare un ritratto, continuando ad avvitare i tappi sulle granate, con suo grande disgusto. Ogni nuovo lotto di granate è di dimensioni diverse, che vanno da quelle minuscole a quelle enormi, anche più grandi di Paperino. Il ritmo della catena di montaggio si intensifica e Paperino trova sempre più difficile portare a termine tutti i compiti. Allo stesso tempo, egli è bombardato da messaggi di propaganda sulla superiorità della razza ariana e la gloria di lavorare per il Führer.

Paperino nazista è condannato a fare gli straordinari e durante una crisi di nervi ha delle allucinazioni. Quando le allucinazioni finiscono si ritrova nel suo letto e si rende conto che l’intera esperienza è stata un incubo. Ma vede l’ombra di una figura che tiene la mano destra alzata come per un saluto nazista. Comincia a farlo anche lui, finché non si rende conto che è l’ombra di una Statua della Libertà in miniatura. Ricordando che si trova negli Stati Uniti, abbraccia la statua, orgoglioso della sua cittadinanza americana.

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