John Turturro e Woody Allen di nuovo insieme nello stesso film. È sicuramente “Gigolò per caso” uno dei film più attesi di questo lungo week end pasquale, che vede l’uscita in sala di altre sei pellicole, come sempre ben equilibrate quanto a genere. Si va dalle commedie, ai lungometraggi animati, fino a thriller e documentari. Da due mattatori come Turturro e Allen non potevamo che aspettarci una commedia tanto esilarante quanto raffinata. La storia è quella di due inseparabili amici, Fioravante e Murray, che in un momento di grave difficoltà economica si reinventano imprenditori di sé stessi, cimentandosi nel mestiere più antico del mondo: Fioravante sarà un Gigolò al servizio di benestanti donne newyorkesi e Murray il suo manager. Ovviamente le cose non andranno lisce come l’olio. Nel cast anche le bellissime Sharon Stone e Sofia Vergara.
L’ex direttore della fotografia di Christopher Nolan, Wally Pfister, fa il suo debutto alla regia con “Trascendence”, thriller fantascientifico che affronta un tema tanto affascinante quanto già piuttosto abusato nella settima arte: l’intelligenza artificiale. Will Caster (Johnny Depp) è uno stimato ricercatore impegnato da anni su un progetto ambizioso: creare un robot che combini intelligenza e la capacità di provare emozioni umane. I suoi esperimenti sono frenati da un manipolo di estremisti anti-tecnologia pronti a tutto per fermarlo. Ma nel tentativo di eliminarlo qualcosa va storto, la sua coscienza sopravvive trasformandosi in una macchina indistruttibile assetata di potere.
Sul fronte del cinema italiano due commedie indipendenti. La prima “Song’e Napule” è diretta dai Manetti Bros. che reinventano il poliziottesco anni ’70 tutto inseguimenti e scontri a fuoco, alleggerendolo con ironia e tanta musica neomelodica. La location è Napoli, il protagonista è Paco (Alessandro Roja), un raffinato pianista che suo malgrado diventa poliziotto. Relegato in un deposito giudiziario, la svolta per lui arriva quando verrà incaricato di infiltrarsi nel complesso neomelodico di Lollo Love (Giampaolo Morelli), per smascherare un camorrista latitante detto O’ Fantasma.
L’altro titolo italiano, “Ti sposo ma non troppo”, interpretata e diretta dall’esordiente Gabriele Pignatta, è la classica commedia degli equivoci all’italiana che ruota attorno a quattro personaggi: Andrea (Vanessa Incontrada) è disperata dopo essere stata abbandonata sull’altare. Luca (Gabriele Pignatta) si finge psicologo per avvicinarla e sedurla. Carlotta (Chiara Francini) e Andrea (Fabio Avaro) entrano in crisi alla vigilia delle nozze. Per un casuale scambio di identità le loro vite alla ricerca dell’amore perfetto si incroceranno, in un gioco esilarante di equivoci, bugie, segreti e amori in crisi.
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Più colorate e divertenti che mai tornano le avventure del pappagallo Blu e della sua inseparabile compagna Jewel, a tre anni dallo straordinario successo del primo film. In “Rio 2: Missione Amazzonia”, Blu e Jewel vivono a Rio assieme ai loro tre scatenati pappagallini: Bia, Tiago e Carla. Ma la vita domestica nella grande città inizia a pesare Jewel, che preoccupata che i suoi figli possano dimenticare com’è vivere da veri uccelli, insiste affinchè la famiglia si avventuri nella foresta amazzonica, alla ricerca dei loro avi. Tra le voci dell’edizione italiana, quelle di Fabio De Luigi, Victoria Cabello, Pino Insegno e José Altafini.
Infine due titoli stranieri in uscita ridotta nelle sale italiane. Il primo è il polacco “Onirica – Field of dogs” che chiude il trittico ideale dell’artista Lech Majewski, che dopo “Il giardino delle delizie” (2004), ispirato a un quadro di Bosch, e “I colori della passione” (2011), ispirato al dipinto “La salita al calvario” di Bruegel, si misura con la Divina Commedia. Protagonista di questa visionaria e moderna rilettura del capolavoro di Dante Alighieri è Adam, un professore universitario sopravvissuto ad un incidente in cui hanno perso la vita l’amico Kamil e la fidanzata Basia. Distrutto da questo dolore, troverà pace solo nella dimensione onirica che lo proietta in un mondo simile a quello dantesco, in cui riesce a vedere e parlare coi suoi cari.
John Maloof firma il docu-film dal titolo “Alla ricerca di Vivian Maier”. Una panoramica sulla vita e sull’arte di Vivian Maier (1926 – 2009), uno dei talenti più interessanti e misteriosi della storia della fotografia, attraverso filmati, interviste e immagini inedite. La Maier è considerata una delle street photographer più importanti del XX secolo. Durante i quarant’anni passati facendo la bambinaia, la donna ha scattato oltre centomila fotografie a sconosciuti per strada, immagini custodite gelosamente e scoperte solo di recente.