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Pil Italia +0,9 per cento nel 2016

Nel 2016 il Pil dell’Italia è cresciuto dello 0,9 per cento rispetto al 2015. È quanto reso noto dall’Istat, un dato di poco superiore alle stime del governo contenute nel Documento programmatico di bilancio di ottobre, con stime ferme a un rialzo dello 0,8 per cento.

Il premier italiano Paolo Gentiloni ha espresso la sua soddisfazione per i dati diffusi dall’Istituto di Statistica ed ha postato su Twitter: ‘Numeri sul Pil incoraggianti. Governo determinato a proseguire riforme per favorire la crescita’.

Si tratta del dato migliore dal 2010 se la stima dell’Istat dovesse essere confermata. Il 2015 si era infatti chiuso con un Prodotto interno lordo in crescita dello 0,7 per cento, il 2014 con un +0,1 per cento, il 2013 in calo dell’1,7 per cento, il 2012 in ribasso del 2,8 per cento e il 2011 in crescita dello 0,6 per cento.

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, sottolinea che se c’è la volontà politica, comunque, si possono far quadrare i conti ‘senza tassare nuovamente i cittadini, non aumentando la pressione fiscale che ha già raggiunto livelli insostenibili’.

Filippo Taddei, responsabile economico del Pd, evidenzia che il buon dato sulla crescita del Pil del nostro paese rilasciato dall’Istat ‘conferma il recupero della crescita italiana trainata dalla ripresa della produzione industriale attestata nelle scorse settimane sempre da Istat. Questo fa ben sperare perché conferma che la ripresa misurata dai dati congiunturali ha una solidità inaspettata’.

Per quanto riguarda il trend del Prodotto interno lordo dell’Italia dal 2000 al 2010, ecco un breve riassunto.

Nel 2000 il Prodotto interno lordo cresceva del 3,7 per cento, nel 2001 il Pil aumentava dell’1,8 per cento, nel 2002 dello 0,2 per cento, nel 2003 dello 0,2 per cento, nel 2004 dell’1,6 per cento, nel 2005 dello 0,9 per cento, nel 2006 del 2 per cento, nel 2007 dell’1,5 per cento, nel 2008 veniva registrato in calo dell’1,1 per cento e nel 2009 era crollato del 5,5 per cento.

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