Angela Finocchiaro, personaggio del passato televisivo è stata riproposta dalla Rai di recente scatenando una polemica web con il suo sketch che la vede presentarsi a un gruppo di bambine come: “Fatina dei giardini in mezzo al traffico” e metterle in guardia sul fatto che gli uomini sono tutti dei “Pezzi di m.”. Lo sketch ha più di trent’anni, ma nel mondo delle polemiche e dei social, è riuscito a scatenare una serie di reazioni.
L’attrice comica viene così accusata di instillare odio di genere nelle bambine. In particolare di scatenare odio verso i genitori, i mariti e così via, in una serie di critiche abbastanza forzate, soprattutto se pensiamo al contesto della trasmissione di ben trent’anni, all’acqua passata sotto ai ponti e all’ironia generale dello sketch.
Ma non è solo una polemica web… la protesta contro la Finocchiaro è arrivata fino alla Commissione di Vigilanza e diventerà un vero e proprio caso istituzionale. Una semplice frase detta all’interno di una scenetta comica ha creato così tanto polverone da essere diventato un caso di governo che farà sicuramente parlare ancora di sé.
“Dire a un bambino che il papà o la mamma è un ‘pezzo di m…’ è una vera e propria violenza psicologica sui minori”. Ha commentato Pillon
“Non è tollerabile – ha aggiunto – che simili discorsi di odio, coperti dalla foglia di fico della presunta comicità, passino sulla tv pubblica, col denaro pubblico, sulla pelle dei bambini”.
Addirittura la lega ha chiesto alla Finocchiaro scuse pubbliche e immediate.
Una situazione davvero fuori dal comune quella che si è venuta a verificare. E pensare che all’epoca dello sketch, quando la trasmissione era seguitissima nessuno si indignò in alcun modo, un pubblico forse ancora capace di ridere e scherzare sui più svariati argomenti, senza impugnare la polemica e la caccia alle streghe.