Il problem solving è la risoluzione dei problemi e si tratta di una soft skill, cioè di un’abilità che può essere ottenuta non tramite lo studio, la formazione o dei corsi, ma con l’esperienza, anche se molti la possiedono già tra i requisiti del loro carattere. Oggi tutti gli annunci di lavoro la nominano e infatti i selezionatori e i capi cercano sempre candidati che la possiedono, perché risolvere gli imprevisti con spirito pro-positivo non è da tutti ed è molto importante per lavorare bene.
Problem solving: quali sono le caratteristiche di questa skill ritenuta così importante
Il problem solving non vuol dire solo risolvere i problemi che possono sopraggiungere all’improvviso durante un progetto o in un’attività lavorativa. Piuttosto, significa anche pensare a tutte le possibili alternative utili per eliminare le problematiche o per risolverle nel modo più semplice e veloce possibile.
Per sviluppare questa skill è necessario imparare ad analizzare i problemi, sapendo anche suddividerli in parti minori, cercando di risolverle a mano a mano tutte quante.
L’ideale sarebbe arrivare alla radice del problema, per cercare di intuire la causa e quindi arrivare anche prima alla soluzione.
Altri consigli per ottenere questa capacità
Per chi non dovesse avere questa skill così richiesta da tantissimi datori di lavoro e in tanti ambiti diversi, l’ideale sarebbe prima di tutto imparare a controllare le emozioni. In questo modo infatti è possibile evitare che queste permettano di farsi prendere dall’ansia, creando un vero e proprio ostacolo. Oltre a questo, sarà l’esperienza a sviluppare sempre di più questa skill, anche perché infatti si imparerà sempre di più, mettendola in pratica. Metterla sul proprio curriculum vitae è quindi importantissimo, perché in questo modo si avrà ancora più possibilità di essere presi in considerazione per un colloquio, anche se ovviamente, non basta indicarla sul cv per possederla. Piuttosto, è necessario anche svilupparla realmente!
