Buone notizie per i fan della commedia italiana: il 7 dicembre uscirà nelle sale “Il professor Cenerentolo”, il dodicesimo film del regista Leonardo Pieraccioni. Il trailer ufficiale, rilasciato da 01 Distribution il 16 novembre, già promette bene.
Il professor Cenerentolo del titolo è l’ingegnere Umberto Massaciuccoli che, dopo aver progettato una rapina in banca, viene arrestato e condannato a quattro anni di prigione nella splendida isola di Ventotene. Verso la fine della pena ha il permesso di poter lavorare, durante il giorno, presso la biblioteca di paese, motivo per cui In carcere riceve l’appellativo di “professore”. Una sera Umberto conosce Morgana, la quale per un equivoco è convinta che lui non sia un detenuto ma che lavori nel carcere. Umberto ne approfitta per frequentarla durante l’orario di lavoro in biblioteca, ma c’è una regola: come Cenerentola, egli deve tornare entro mezzanotte, per evitare che il direttore del carcere lo scopra, e il dover sottostare a un coprifuoco darà vita a molte situazioni comiche.
Pieraccioni ha esordito alla regia esattamente vent’anni fa con “I laureati” (1995), e da lì in poi tutte le sue sceneggiature hanno visto la collaborazione dell’amico Giovanni Veronesi, a eccezione di “Un fantastico via vai” (2013). Pieraccioni e Veronesi hanno dato vita a storie divertenti e tenere, in cui il protagonista (sempre impersonato da Pieraccioni stesso) è affiancato a una donna bellissima che lui riesce a conquistare grazie alla simpatia e alla dolcezza. Come dimenticare il giovane Levante ne “Il ciclone” (1996) che, grazie alla sua dolcezza e alla sua ingenuità, riesce a conquistare Caterina (Lorena Forteza), bellissima ballerina di flamenco incontrata per caso?
Anche ne “Il professor Cenerentolo” è Leonardo Pieraccioni a vestire i panni del protagonista. La controparte femminile, invece, è rappresentata da Laura Chiatti, che per la prima volta lavora col regista fiorentino. Una presenza praticamente costante nei film di Pieraccioni è invece Massimo Ceccherini, da sempre collega e amico del regista, che ritroviamo anche in questo film nei panni del complice di Umberto nella rapina in banca. Accanto a loro un cast comico d’eccezione, tra cui spiccano i nomi di Flavio Insinna e Davide Marotta.
Inoltre, come in tutte le commedie di Pieraccioni, anche qui si parla di amore. Ma con una visione diversa: come lo stesso regista ha affermato in più occasioni (l’ultima durante l’intervista con Fabio Fazio a “Che tempo che fa” del 22 novembre), Umberto non è il solito ragazzotto in cerca dell’amore vero, ma un uomo disilluso dalla vita, scorretto (ricordiamo che ha commesso una rapina!), che dalle donne non cerca per forza l’amore ma anche solo un po’ di divertimento. Certo le risate non mancheranno, ma a 50 anni Pieraccioni ha deciso di dare una svolta ai suoi personaggi: complice il fatto di avere ormai un’età in cui la prospettiva sulle donne e sull’amore cambia, in cui si diventa consapevoli che principe azzurro e principessa rosa non esistono.
Consapevolezza che Pieraccioni deve aver avuto dopo la separazione con Laura Torrisi, ex concorrente del Grande Fratello, conosciuta nel 2007 sul set di “Una moglie bellissima”. I due, lasciatisi nel 2014, hanno avuto una bambina, Martina. E’ forse proprio grazie a Martina che, negli ultimi film di Pieraccioni, l’amore per le donne pian piano svanisce e lascia spazio a un amore ben più importante: quello verso i figli. Da “Io&Marilyn”, infatti, il tema della paternità ha cominciato a far capolino nelle opere di Pieraccioni, con giovanissime attrici nei panni delle figlie del protagonista (addirittura la piccola Martina ha esordito in “Finalmente la felicità”, ad appena un anno di vita). Anche ne “Il professor Cenerentolo” Umberto si trova a dover fare i conti con la sua condizione di padre. E questo confronto con una figlia adolescente renderà il film più maturo.