L’iniziativa ProVita è nata poco tempo fa per contrastare l’applicazione nelle scuole della teoria gender, quella che sostiene la non-esistenza di una differenza biologica tra uomini e donne determinata da fattori scritti nel corpo. Per lanciare il proprio messaggio, i responsabili dell’associazione hanno pensato bene di affidarsi a un video, pubblicato sul sito web di ProVita: ma il corto, più che veicolare un messaggio di una certa portata, sembra essere stato creato e diretto da Maccio Capatonda.
Al grido di no gender, e puntando su un espediente evergreen (“nessuno pensa ai poveri bambini?“), il video promozionale si configura dunque come micidiale esempio di comicità involontaria, che raggiunge la propria vetta col No finale, esclamato con decisione dal genitore dopo aver fatto cattivi pensieri sulla brutta strada che i propri figli potrebbero prendere se la teoria gender venisse applicata.
Tante sono le reazioni di ilarità provocate in questi giorni sul web dal video di proVita che la questione sorge spontanea: clamoroso autogol o solo tattica (bene o male, purchè se ne parli)?