Raoul Bova dopo la condanna in primo grado per reati fiscali si è sfogato sui social affermando di aver sempre pagato il dovuto. Si ritiene colpevole soltanto di non essere stato in grado di essere stato capace di gestirsi da solo la contabilità.
Una condanna a un anno e sei mesi per reati fiscali, esattamente per “Dichiarazione fraudolenta mediante artifici”, ma Raoul Bova non ci sta e decide di rompere il silenzio.
L’attore racconta la sua versione dei fatti via social: ‘Il silenzio, in alcuni casi, suona come una condanna ed è per questo che voglio precisare alcuni fatti. È da anni che subisco continui controlli, sequestri preventivi, interrogatori e richieste di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, risultate e giudicate poi infondate’.
Raul Bova poi ha continuato: ‘Preciso che ho sempre pagato il dovuto e non sono stato condannato per evasione fiscale (né per altri reati), ma sono stato condannato in primo grado semplicemente a causa di un contratto che ho stipulato con la mia società di produzione che curava e gestiva, in assoluta trasparenza, la mia immagine: contratto lecito e utilizzato da moltissimi protagonisti del mondo dello spettacolo in Italia e all’estero’.
L’attore sottolinea che il Tribunale penale di Roma ha ritenuto il contratto illecito mentre per altri giudici è invece valido.
Raul Bova si ritiene soltanto colpevole di non essersi laureato in Economia e Commercio e di non essere stato in grado di gestirsi da solo la contabilità. Si è affidato ad un professionista che ha operato in piena trasparenza. Ora attende di scoprire che cosa succederà nei prossimi gradi di giudizio e malgrado tutto, mette in risalto che ha ancora fiducia nella giustizia.
Per il momento è tutto, restate sempre sintonizzati con noi di blogdicultura per conoscere le ultime notizie sul mondo del gossip, dello spettacolo e della tv.