Continuano le polemiche che accompagnano ormai il Referendum costituzionale da mesi; ad alimentarle anche il giorno del voto, l’accusa partita da una serie di seggi di presunti brogli elettorali legati all’utilizzo di una matita facilmente cancellabile. Ad avanzare pubblicamente la denuncia è su Facebook Piero Pelù, che mostra le prove a suo dire inconfutabili di come i voti in questo modo possano essere modificati.
Se da un lato l’accusa del rocker e ex presentatore di “The Voice” è stata accolta con sgomento da migliaia di utenti del social network che hanno condiviso il suo post indignati e reso eclatante l’accaduto, dall’altro c’è chi non perdona una serie di gesti a Pelù, tra questi quello dell’aver fotografato la propria scheda di fatto annullandone la valenza.
Sul profilo del cantante, infatti, sono decine i commenti inoltre di chi gli fa sommessamente notare che la carta delle schede è differente da quella comune su cui si scrive, e perciò anche un eventuale tentativo di cancellazione del voto sarebbe facilmente visibile perchè lascerebbe una macchia a conferma del broglio.
Mentre si continua a votare, e i seggi registrano un’affluenza piuttosto alta alle 12 (attorno al 20% a livello nazionale), l’accusa di Piero Pelù continuerà ad avere un’eco notevole nelle prossime ore che anticiperanno i risultati.