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Il primo film di “Ritorno al futuro” uscì nelle sale cinematografiche ormai trent’anni fa, facendo innamorare più o meno tutti. Nel 1989 è uscito il sequel nel quale il regista, Robert Zemeckis, ha immaginato un mondo futuristico dove tutte le persone avrebbero potuto usufruire quotidianamente di invenzioni comode e sbalorditive: volopattini, idratori di cibo, passeggiatori per cani automatici e chi più ne ha più ne metta. Alcune delle previsioni del film erano a dir poco assurde, oggi altre esistono davvero.

Siamo finalmente nel 2015, l’era di passaggio tra le tradizioni e le innovazioni, e sette dei gadget visti per la primissima volta in “Ritorno al futuro“, oggi esistono e sono alla portata di tutti. Quali? Innanzitutto gli occhiali cellulari, quelli della pellicola intelligenti e multifunzionali, dove queste lenti permettevano di guardare la TV o rispondere alle telefonate; oggi per svolgere compiti simili ci sono i Google Glass o gli Oculus Rift. E ricordate le porte con i sensori? Oggi tutti possono acquistare serrature che funzionano esclusivamente con il riconoscimento delle impronte digitali, senza dover portare sempre in giro quei grandi e scomodi mazzi pieni di chiavi di ogni tipo.

E poi ci sono le fantastiche scarpe McFly: nel 2011 la Nike ne ha realizzate 1500 paia in edizione limitata, raccogliendo 6 milioni di dollari destinati alla Micheal J. Fox Foundation per il Parkinson. Inoltre le videochiamate di cui oggi usufruiscono tutti su più piattaforme, ai tempi di “Ritorno al futuro” esistevano solo nella mente del regista. Indimenticabile anche la presenza del tablet nella pellicola di Zemeckis, uno strumento ormai indispensabile per chi è troppo pigro per trasportare un portatile o troppo stanco per fissare il piccolo schermo dello smartphone.

Immancabile l’ossessione per i film in 3D. In una scena McFly si ritrova faccia a faccia con un ologramma di uno squalo: di certo noi non ci troviamo alle prese con gli ologrammi, ma i film in 3D sono diventati un must. Infine ci sono i videogiochi da poter fare senza l’uso del telecomando; oggi, infatti, abbiamo la Xbox Kinect, in grado di operare con i gesti e i comandi vocali.

Insomma, il regista di “Ritorno al futuro” ci ha visto lungo, e oggi ci ritroviamo quotidianamente a contatto con delle cose che appena 26 anni fa ci sarebbero sembrate lontane dal nostro mondo, dal presente.

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